Nuovi guai per Fabio Fazio e la Rai tornati al centro dell’Anticorruzione: l’azienda di Viale Mazzini smentisce però la censura sul compenso del conduttore di Che Tempo Che Fa. E’, infatti, Raffaele Cantone ad ispezionare il contratto di Fazio sottoponendolo alla Corte dei Conti a seguito di ‘perplessità sulla giustezza dei costi-ricavi’. Tra le righe sembrerebbero essere emersi elementi di criticità.
Raffaele Cantone si scontra, dunque, con Fabio Fazio e la Rai rivolgendosi direttamente alla Corte dei Conti. Il contratto del conduttore è sotto osservazione dallo scorso luglio, da quanto è stato annunciato il passaggio di Fazio da Rai 3 a Rai 1: Che Tempo Che Fa in prima serata sulla prima rete avrebbe dovuto ottenere altissimi ascolti giustificando così il compenso stellare del conduttore. L’effetto-domino sugli altri programmi non ha, però, avuto alcun successo escludendo così il ritorno economico atteso.
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‘Ora la Corte dei Conti valuti di pronunciarsi prima possibile, in modo da evitare il perdurare di eventuali danni erariali a carico delle finanze del servizio pubblico, prima che inizi la prossima stagione televisiva’ scrive Michele Anzaldi sulla propria pagina Facebook.
Nuove polemiche hanno, dunque, travolto casa Rai in merito allo stipendio d’oro percepito da Fabio Fazio. Anzaldi prosegue, ‘Sul mega contratto milionario di Fazio i punti oscuri e discutibili sono molti: l’ingiustificato aumento di stipendio nel momento in cui venivano chiesti sacrifici e la stessa Rai aveva approvato una direttiva di tagli generalizzati, la durata del contratto che supera addirittura il mandato del prossimo Cda, l’assegnazione della produzione alla società costituita ad hoc dal conduttore, la questione del pagamento dei diritti del presunto format. Chi ha permesso che la Rai diventasse la casa dei privilegi di una piccola casta, coi soldi dei contribuenti, ora sarà chiamato a risponderne, come era chiaro fin dal giorno del blitz in cda per approvare quel mega contratto capestro’.
Raffaele Cantone e l’attività da lui guidata Anticorruzione boccia, dunque, l’accordo tra il conduttore e l’azienda pubblica denunciando il caso dello stipendio del conduttore Rai alla Corte dei Conti.
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‘In merito a quanto pubblicato questa mattina dal quotidiano La Repubblica, Rai esclude che Anac abbia censurato il compenso di Fabio Fazio. L’Autorità ha invece riconosciuto, con riferimento al complesso dei rapporti tra Rai, Fazio e la società di produzione, che non sussiste alcun danno attuale cagionato all’erario’, si legge in una nota rilasciata dall’Azienda di Viale Mazzini.
Secondo quanto affermato dalla Rai, la delibera Anac è stata trasmessa alla Corte dei Conti in quanto ‘organo istituzionalmente competente per il monitoraggio a consuntivo dell’andamento effettivo dei costi e dei ricavi del programma’, sottolineando ancora una volta la correttezza della Rai.
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