Fabio Panetta è stato nominato ieri nel Consiglio dei Ministri come nuovo governatore della Banca d’Italia.
Porta con sé 34 anni di esperienza in campo e dal primo novembre prossimo ricoprirà l’importante ruolo, succedendo a Ignazio Visco che terminerà il suo mandato il giorno prima.
Fra i temi discussi nel Consiglio dei Ministri di ieri, c’era quello del nuovo governatore di Bankitalia. Nel corso del consueto incontro di martedì a Palazzo Chigi, i ministri hanno fatto il nome di Fabio Panetta, economista che da 34 anni lavora nella Banca più importante del nostro Paese, quella centrale, parte integrante dal 1998 del sistema europeo delle banche centrali.
L’iter è stato avviato ma Panetta prenderà il posto di Ignazio Visco dal primo novembre, infatti il mandato di quest’ultimo scade il 31 ottobre. Ma il Consiglio di ieri è stato anche un’occasione importante per altri temi importanti, come la nomina – finalmente – del commissario per la ricostruzione in Emilia Romagna. La scelta è ricaduta sul generale Francesco Paolo Figliuolo, dal 2021 al vertice del Comando operativo interforze dello stato maggiore della difesa.
Ancora, è stato formalizzato il nuovo codice della strada, che dal Disegno di legge di questi giorni abbiamo appreso essere particolarmente restrittivo su chi utilizza il telefono in auto.
Dopo giorni di tensioni, l’incontro di ieri è stato importante perché il governo ha provato a ricompattarsi scegliendo Panetta per la guida di Bankitalia. Costui era stato la prima opzione come ministro dell’Economia del governo Meloni, poi però la scelta ricadde su Giorgetti, ora la premier lo ha scelto per un ruolo altrettanto importante a nove mesi dall’insediamento del governo.
La decisione è arrivata in una giornata in cui l’esecutivo ha preso una posizione chiara contro i rialzi dei tassi di interesse della Bce, del quale direttorio fa parte proprio Panetta. In un’intervista rilasciata a Le Monde ha affermato che la Banca Centrale Europea non è lontana dalla fine del suo rialzo dei tassi, anche se non è mancato di sottolineare che l’inflazione è ancora molto alta ma non c’è motivo di preoccuparsi.
Da novembre approderà nella sede romana della Banca d’Italia, a Palazzo Koch, dove ha già lavorato per 7 anni come vice direttore generale e come direttore generale.
L’iter per la sua nomina è partito in questi giorni e la decisione ha incontrato i pareri favorevoli del Consiglio Superiore di Bankitalia. Ora il prossimo passo è presentare il decreto di nomina, come prevede la procedura, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma probabilmente la presidente del Consiglio si è già consultata al Quirinale prima di fare il nome di Panetta.
Classe 1959, Fabio Panetta ha cominciato a lavorare nella Banca d’Italia nel 1985, dopo una laurea con lode a conseguita all’Università di Luiss a 23 anni.
La sua carriera vede un’importante prima svolta nel 2004 quando il governatore dell’epoca, Fazio, lo nomina accompanying person, permettendogli di partecipare alle riunioni del Consiglio Bce. Dopo arrivò Draghi, che confermò quell’incarico fino al termine del suo mandato.
Nel 2011 Panetta diventa Direttore Centrale con il compito di coordinare le attività relative alla partecipazione di Bankitalia all’Eurosistema e all’analisi della stabilità dal punto di vista finanziario.
Nello stesso anno entra a far parte del direttorio come vice direttore generale e si occupa delle crisi bancarie, poi nel 2019 arriva la promozione a direttore generale che però dura pochi mesi, l’anno successivo infatti entra nel comitato esecutivo della Bce.
Come per la nomina di Figliuolo a commissario straordinario per la ricostruzione delle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, anche quella di Panetta ha trovato un largo consenso, in primis da Giorgetti ma anche da Salvini e Renzi, che hanno commentato con parole positive l’importanza del risultato raggiunto ieri durante il Cdm.
Nel corso degli anni l’economista ha tenuto diversi corsi universitari in tema finanziario e le sue ricerche sono state pubblicate in molte riviste scientifiche internazionali. Fra le pubblicazioni citiamo il volume “Il sistema bancario italiano negli anni Novanta”, del 2004.
Panetta si appresta a diventare l’undicesimo governatore della Banca d’Italia, al termine della procedura stabilita dall’articolo 19 e dallo Statuto della Banca d’Italia. Prima di lui c’è stato appunto Ignazio Visco a partire dal 2011 e tornando a ritroso nel tempo: Mario Draghi, Antonio Fazio, Azeglio Ciampi, Paolo, Baffi, Guido Carli, Donato Menichella, Luigi Einaudi, Vincenzo Azzolini e il primo, nel 1928, Bonaldo Stringher.
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