La storia di Fabio Pisacane è una di quelle che sembrano fatte apposta per donare più ottimismo, in questo momento un po’ cupo e in netta flessione di fiducia per quanto riguarda il futuro. Il calciatore ha fatto notizia per l’esordio in Serie A con la maglia del Cagliari nella vittoria perentoria per 3-0 contro l’Atalanta, tuttavia quel che ha reso questa prima ancora più emozionante è il suo passato infatti stiamo parlando di un uomo che ha sconfitto le difficoltà della vita e il marcio del proprio sport. Una storia che merita di essere raccontata e letta.
È stata dunque la prima per Fabio Pisacane il 3-0 del suo Cagliari contro l’Atalanta in Serie A: un risultato più che rotondo grazie alla doppietta di Marco Borriello e la rete del ritrovato Marco Sau (che già era andato a segno anche contro la Roma). Intervistato nella zona mista, Pisacane, si è lasciato andare alla commozione e ha reso questo match ancora più importante da ricordare, infatti stiamo parlando di una persona che non solo sta giocando ancora a calcio per miracolo, ma che può avere una vita normale non per scherzo.
A 14 anni, questo 30enne originario di Napoli è stato infatti a un passo dal dire addio a ogni qualsiasi sogno di sport. Si è svegliato un mattino e non riusciva più a alzare le braccia, poi la paralisi ha coinvolto anche gli altri arti ed è finito in coma per via di una malattia neurologica giovanile. I medici avevano espresso un certo pessimismo su un eventuale futuro sportivo, ma Fabio non soltanto si è rialzato e si è ripreso la propria vita, ma oggi può dire di essere un calciatore di Serie A. Di gavetta ne ha fatta tanta, tantissima.
È infatti partito dalle giovanili del Genoa per poi calpestare i campi di provincia a Ravenna, Cremona, Lanciano, Lumezzane, Ancona, Terni, Avellino e, appunto, Cagliari, portato sull’Isola da quel Massimo Rastelli che lo aveva già allenato in Irpinia. Il suo passato è fatto anche di onestà, infatti denunciò gli scandali del calcio scommesse insieme a Simone Farina. Nello specifico, non accettò una mazzetta di 50.000 euro da parte del direttore sportivo del Ravenna per facilitare la sconfitta e sorridere agli scommettitori.
E così, si arriva diretti a domenica, con Rastelli che manda in campo Pisacane facendogli coronare un sogno, in un giorno peraltro speciale per il Cagliari che ricordava il recentemente scomparso Nenè. Come nei film, la partita inizia con un momento difficile: fallo al temibilissimo Papu Gomez fuori area che l’arbitro vede dentro e rigore concesso, che però viene sventato da Rafael su calcio di Paloschi. Ma poi gli isolani si riprendono il controllo del match e due volte Borriello e Sau danno il via alla grande festa. Che sia d’esempio.