Tra i più attesi ospiti d’onore al Festa del Cinema di Roma (sì, d’onore: provateci voi a vincere 12 dischi di platino senza saper cantare), Fabio Rovazzi ha sorpreso tutti parlando di ‘lunghi periodi di vuoto e depressione’ che ha patito subito dopo lo straordinario successo di ‘Andiamo a comandare’, quando molti gli pronosticavano una carriera da one-hit-wonder e un immediato rientro nei ranghi dell’anonimato. È stato forse in quel momento che Rovazzi ha deciso di staccarsi dalla ‘chioccia’ Fedez per rischiare in prima persona sulle sue promettenti qualità di videomaker, cantante, attore e autore. Rischio che per il momento ha decisamente pagato.
‘Tutti gli artisti hanno la medesima paura: perdere il talento’, ha spiegato Fabio Rovazzi alla platea di pubblico che ha partecipato all’incontro romano, ‘Del resto non è facile trovare idee originali, da effetto ‘wow’. Io stesso ho passato lunghi periodi di vuoto e depressione chiuso in casa, con le persone intorno a me preoccupate per una carriera lampo già finita prima ancora di cominciare’.
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Per fortuna, poi, Fabio Rovazzi ha capito come uscirne: ‘Quando manca l’ispirazione mi isolo in casa, gioco per ore a Call of Duty e non rispondo al telefono. Poi succede che una notte, dal niente, mi metto a scrivere e allora divento velocissimo. Questa situazione ha ispirato per esempio la canzone e il video di Faccio Quello Che Voglio, ma tuttora ho ancora grossi buchi, estesi periodi senza lampi di luce’.
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Il suo percorso non è stato facile ma l’obiettivo è stato raggiunto: ‘Prima davo le idee agli altri e se ne giovavano solo loro, che avevano saputo interpretare quell’idea. Ma a un certo punto ho provato a mettermi al centro della mie cose, a diventare proprietario effettivo dei miei contenuti e della mia fortuna’. Probabilmente questo concetto è la chiave di lettura del perché dell’addio a Fedez, episodio su cui Rovazzi non ha mai voluto dare troppe spiegazioni, limitandosi a citare differenti identità di vedute.
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‘L’amicizia con Fedez è bene o male inciampata perché abbiamo in mente delle idee differenti. Io ho delle velleità totalmente diverse dalle sue, ma spero che i rapporti si risanino col tempo’, ha detto infatti a proposito del distacco dal suo mentore.
Non a caso Fabio Rovazzi sta pensando a un nuovo progetto molto ambizioso: ‘Voglio alzare ulteriormente l’asticella e realizzare un’opera scritta e diretta da me, mettendoci dentro un po’ di atmosfere da 007, un po’ di azione, un po’ di thriller, un po’ di comicità. E poi il solito canovaccio: io al centro della situazione che non faccio niente, con tutte le cose che mi succedono intorno. Ci sto già lavorando, speriamo bene’.
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