Reduce dall’esperienza come naufraga all’Isola dei Famosi, Fabrizia Santarelli ci ha raccontato la sua esperienza in Honduras.
Classe 1993, Fabrizia Santarelli è rimasta sull’Isola per 21 giorni, ma il pubblico non dimenticherà la sua positività e la sua passione per la mineralogia.
Nata in Puglia nel 1993, Fabrizia Santarelli è una modella italiana che ha partecipato all’ultima edizione dell’Isola dei Famosi. Rimasta in Honduras per 21 giorni, ha comunque lasciato il segno nel cuore del pubblico.
La sua carriera, infatti, potrebbe essere considerata non proprio tipica di una ragazza che fa spettacolo. Infatti, prima di approdare in televisione, calcava i Tribunali poiché è laureata in Legge. Successivamente, nel 2021, dopo una piccola parentesi al concorso di Miss Italia, ha interpretato il ruolo di Buona Sorte nella trasmissione Avanti un altro di Paolo Bonolis.
Abbiamo fatto qualche domanda a Fabrizia Santarelli per conoscere qualcosa in più della sua esperienza in Honduras ma, soprattutto, della sua vita.
Abbiamo appreso che ha recentemente avuto il covid, che non le ha permesso di partecipare alla finale de L’Isola dei Famosi. Ora come sta? Le è dispiaciuto non poter riabbracciare i suoi compagni di avventure?
[F] Oggi ho ancora qualche strascico, ma sto bene. Per fortuna ho avuto un covid quasi asintomatico caratterizzato da tanta debolezza. Ero felicissima per la finale, avevo preparato tutto, anche il vestito forse uno dei più belli della mia vita. Poco prima di partire ho fatto il tampone di routine ed è risultato positivo. Mi è dispiaciuto molto ma io sono una persona molto fatalista e ho subito pensato che seppure non sia stata alla finale, mi aspetterà, in futuro, un evento altrettanto bello.
Ai lettori ha molto divertito l’imitazione fatta da Nicola Savino, c’è da dire che ha una postura invidiabile. A lei è piaciuta?
[F] Sia Nicola che Vladimir sono stati molto dolci con le loro manifestazioni molto simpatiche di affetto. Del resto, io sono pugliese e l’ho presa molto bene poiché ho un grande senso dell’umorismo. E’ stato molto bello essere accolta in studio da tutte le persone in piedi, messe su con la mia posa: una vera manifestazione d’affetto.
Da dove nasce la sua passione per la mineralogia?
[F] Io, in realtà, sono una persona molto spirituale perché so che oltre questo mondo materiale c’è tanto altro. Connessioni con l’universo le sento attraverso i minerali che sono pietre molto energetiche, in grado di accumulare le energie dell’universo. Io amo tutto ciò che non è contaminato dall’uomo. Inoltre, leggo tanto anche libri esoterici, amo la legge d’attrazione, la fisica quantistica, tutto ciò che fa risuonare l’anima. Sin da quando ero piccola raccoglievo le pietre in montagna e tornavo con le tasche piene di minerali. Ora studiando ho capito che mi affascinano perché esse raccolgono energia.
Il citrino per me ha rappresentato un segno. Io sono stata spostata dalla playa Sgamada, molto bella, alla playa Sgamatissima, molto più cupa, con tanta vegetazione e paludi. C’erano tanti insetti e risvegliarmi lì non è stata bella. Grazie al ritrovamento del citrino, vicino alla mia stuoia, ho visto la spiaggia sotto un’ottica diversa. Ho capito che ero nel posto giusto.
I nostri lettori si staranno sicuramente chiedendo se è vera tutta la fame di cui soffrono i naufraghi nel corso della permanenza in Honduras. Lei cosa ci dice?
[F] La fame è anche peggiore. Lo spettatore non vede i sacrifici reali che i naufraghi fanno. Davvero avevamo soltanto 40 grammi di riso al giorno (2 cucchiai). Avevamo un tempo dilatato, regolato dal sole. Preferivamo cucinarli al pomeriggio. A colazione avevamo un pezzo di cocco da dividere.
Fare i conti con la fame è un vero ostacolo. Io, per fortuna, ho una testa molto forte e riesco a mentalizzare i miei compiti. So che non devo mangiare e ho la forza di non patire la fame. Ho perso 10 kg in 21 giorni, ogni settimana perdevo 3 kg. Le forze venivano a mancare.
Se sei forte e coraggioso puoi fare qualunque cosa anche se, un altro ostacolo è la solitudine. Ti senti solo perché non puoi sentire i tuoi punti di riferimento. Sull’isola comprendi quanto è importante l’amore delle persone che ti sono vicino e che non puoi sentire. Tutti sull’isola hanno sofferto la lontananza dagli affetti.
In video lei appariva sempre perfetta, nonostante stesse su un’isola deserta. Come fanno le naufraghe ad affrontare la questione depilazione, idratazione etc.?
[F] In realtà ho sempre amato essere un po’ selvaggia. Spesso dopo il mare cerco di essere il più struccata e wild possibile. Sull’isola non c’è nulla, non un sapone, non una crema, nulla che riguardi la nostra canonica beauty routine. C’è solo l’acqua di mare, nemmeno un asciugamano, e un rasoio concesso dalla produzione. A me piaceva un sacco e tornare alla mia routine di doveri è stato traumatico. Anche se il non potersi specchiare è stato piuttosto traumatico, soprattutto quando ho avuto il viso ricoperto da punture di mosquitos.
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