[fotogallery id=”395″]
Carcere o galera? L’uno rieduca, l’altra punisce. E’ in sintesi lo scenario attorno a Fabrizio Corona, che ora chiede la grazia direttamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una domanda di clemenza parziale che l’ex paparazzo ha avanzato al Capo dello Stato, affinché gli venga riconosciuto l’abbono per il “reato ostativo”, legato all’estorsione aggravata ai danni di David Trezeguet, il calciatore che peraltro ha negato di aver ricevuto minacce dall’estorsore. Con questo intervento, Corona potrebbe avere accesso all’affidamento terapeutico, di cui per ora non dispone, visto che è detenuto nel carcere di Opera condannato a 14 anni e 2 mesi, poi ridotti a 9 anni e 8 mesi.
Un modo per scontare la condanna, fa sapere Corona tramite rappresentanti legali, ma allo stesso tempo una “grazia parziale” chiesta al Presidente Napolitano per consentire all’ex re dei paparazzi d’intraprendere un percorso di recupero e di ri-educazione. L’incartamento è stato presentato dall’avvocato Ivano Chiesa e riguarda dunque una parte circoscritta alla condanna per il calciatore Trezeguet, la condanna di Torino. Secondo quanto scrive Repubblica di oggi, il documento porterebbe la firma del Corona in primis; la legge infatti consente che a chiedere clemenza al Capo della Stato sia il condannato, ma anche persone a lui vicine.
Secondo quanto riporta Repubblica, ancora, la procedura che seguirà è la seguente: l’apertura di un procedimento per valutare il caso; il parere del magistrato di sorveglianza sulla base di un’istruttoria; il fascicolo verrà trasmesso al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che darà parere per poi trasmetterlo a Giorgio Napolitano.
Non davanti alla legge, ma dai media per conto di diversi personaggi pubblici, la grazia per Fabrizio Corona è stata invocata da molti; anche da Adriano Celentano a Marco Travaglio tra gli altri. Solo ieri l’ex moglie Nina Moric è stata intervistata su Rai 1 esprimendosi sulla vicenda:
“La madre (di Corona ndr) è l’unica persona che si debba occupare di questo fatto; poi io sono la prima che vorrebbe la grazia per Fabrizio, però purtroppo ci sono reati fatti, scritti. E come ci sono tante altre persone che stanno là dentro – perché il carcere è un posto che non è un bel posto, in carcere nessuno sta bene – e ci sono anche persone che hanno commesso magari anche meno reati, anche innocenti a volte, che stanno là, marcendo”.
Battuta di gran cassa del resto anche da diversi programmi TV (da Quarto Grado a Verissimo a La Vita in diretta), che hanno chiesto a gran voce la rimodulazione della pena all’ex fotografo dei Vip perché, concordano, ritenuta non troppo equa se messa a confronto con quella di killer e criminali che hanno commesso reati più gravi.