[fotogallery id=”395″]
Bruttissime news su Fabrizio Corona: dal carcere di Opera il paparazzo scrive una lettera choc dove si dice disposto persino al suicidio. La lettera è stata letta per intero dalla mamma dell’ex re dei paparazzi, Gabriella, durante il programma In Onda, ieri sera su La7, e arriva dopo la richiesta di grazia avanzata – provocatoriamente o meno – da Marco Travaglio. Ma cosa scrive Corona nella lettera dal carcere? Alcuni estratti dopo il salto.
“Che cosa mi hanno fatto? Cosa sono riusciti a farmi? Non è giusto, è allucinante, è incredibile, è schifoso. Sono quasi due settimane che non esco più dalla cella, che non dormo più, che non vado più all’aria, che non partecipo più a nessuna attività, che non parlo più con nessuno, a malapena mangio, ho lo sguardo fisso e perso nel vuoto”. Questo l’incipit della lettera di Fabrizio Corona dal carcere di Opera, dove il fotografo è recluso da marzo 2013, dopo aver già scontato un anno in cella a Busto Arsizio (Varese).
L’ex re dei paparazzi si pente degli errori commessi e si dice disposto anche a gesti insani: “Ho fatto da incensurato 107 giorni di carcere preventivo in regime di massima sicurezza: quell’incarcerazione mi ha rovinato la vita. Non sono uno stinco di santo è vero – il testo della missiva –mi sono preso le mie responsabilità” e “mi sono fatto la galera ma non sono un criminale”.
“Soltanto una settimana fa – aggiunge il fotografo – mi hanno aumentato la pena in appello da 3 anni e 4 mesi a 5 anni, e condannato con un’aggravante che si dà ai criminali pericolosi”. Corona chiude la lettera minacciando di togliersi la vita. “La vita è una sola e non si può morire marcire dentro una cella costretto a non fare nulla solo perché sei antipatico o hai pestato i piedi a qualcuno troppo potente. Non mi possono anche vietare di rieducarmi. Non è giusto. E io ora dico basta. Voglio giustizia e sono pronto a sacrificare tutto. Anche la mia vita”.
Aggiornamento di Fulvia Leopardi dell’8 agosto 2014
Fabrizio Corona resta in carcere e scrive una lettera a Chiambretti
Fabrizio Corona resta in carcere. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 15 anni di reclusione per l’ex re dei paparazzi, attualmente detenuto nella struttura Opera di Milano. I giudici hanno ribadito quanto disposto nella sentenza precedente, ritenendo l’imputato ‘socialmente pericoloso’. Lui, intanto, ha scritto una lettera a Piero Chiambretti.
‘Il suo modus vivendi era caratterizzato dalla ricerca ad ogni costo di facili (ed illeciti) guadagni e da condotte prive di scrupoli volte ad accaparrare risorse da investire in un tenore di vita lussuoso e ricercato.’
Così la Cassazione ha confermato la propria decisione nei riguardi di Fabrizio Corona, che invano si è appellato contro un giudizio a suo dire sproporzionato per i reati commessi. Il fotografo ha anche redatto una lettera indirazzata a Piero Chiambretti, descrivendo la sua situazione da detenuto. Lo scritto è stato letto nel corso della trasmissione ‘Chiambretti Supermarket’, in onda giovedì 15 maggio su Italia 1:
‘Quando sono entrato in carcere sapevo che sarebbe stata una battaglia, e in una battaglia ci sono i momenti di inevitabile sconforto. L’orgoglioso progetto di ricostruzione che ho deciso di fare su me stesso è stato però più forte di tutta la m**da che mi hanno tirato addosso in questi 480 giorni di galera. Oggi ho la forza, la serenità, la consapevolezza per traghettare questo periodo e per costruire qualcosa nella vita che mi dia quella felicità e sicurezza interiore che tutti più o meno cerchiamo.’
E’ un bene che abbia questa forza, perché gli servirà.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…