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Tanta gente al cinema Odeon di Milano per l’anteprima del docufilm Metamorfosi a cui ha preso parte Fabrizio Corona, alla sua prima uscita pubblica dopo l’affidamento alla Comunità Exodus di don Antonio Mazzi. Metamorfosi, che esce nelle sale italiane giovedì 10 settembre 2015, racconta il percorso di crescita interiore intrapreso negli ultimi anni dall’ormai ex re dei paparazzi, alla ricerca di un equilibrio esistenziale e di una serenità più stabile dopo le tumultuose (e poco edificanti) vicende del passato che l’hanno trascinato sulle prime pagine dei giornali.
Fabrizio Corona è arrivato all’Odeon vestito in maniera casual ma elegante (giacca, camicia bianca e occhiali da vista) accompagnato dal suo avvocato Ivano Giuseppe Chiesa, che ha precisato come questa prima uscita pubblica del suo assistito, autorizzata dal giudice di sorveglianza tramite un permesso speciale, faccia anch’essa parte del processo di riabilitazione e recupero. In platea, oltre ai giornalisti, anche diversi familiari di Corona, tra cui il figlio Carlos, e numerosi fan.
Al termine della proiezione del docufilm, Corona ha preso la parola spiegando di non aver mai capito i suoi errori fino al momento in cui ha provato un grandissimo dolore, sottoforma della condanna e del carcere: ‘Il dolore l’ho provato, ed è stato immenso. Oggi i magistrati e le persone che mi stanno aiutando in comunità mi hanno dato una possibilità e la userò non tanto per far ricredere la gente sul mio conto, ma soltanto per dimostrare a mio figlio che ce l’ho fatta e ce la posso fare‘. Dopo il suo breve intervento l’ex marito di Nina Moric è sceso dal palco tra gli applausi per abbracciare il figlio Carlos.
‘La metamorfosi di Fabrizio è ancora in corso‘, ha specificato l’avvocato Chiesa, ‘Senza la detenzione e l’affidamento in prova il cambiamento non si sarebbe mai compiuta completamente. Oggi l’uomo è diverso da quello che avete conosciuto: questo è il suo lavoro, questi i suoi amici. La serata fa parte del percorso di reinserimento nella società‘.
Metamorfosi è un progetto, a cui partecipano psicologi, psicoterapeuti, trainer di crescita personale e maestri di vita, il cui scopo è promuovere una visione reale della vita attraverso un percorso di consapevolezza e di crescita personale. L’idea del docufilm, che è stato scritto e diretto da Jacopo Giacomini e Roberto Gentile, è nata nel 2011 quando Giacomini stava seguendo un percorso di consapevolezza e di crescita personale e, percependo nelle parole e nei comportamenti dell’amico Fabrizio Corona i suoi stessi dubbi, le sue stesse paure e le sue stesse ansie, gli ha proposto di unirsi a lui in un percorso di crescita interiore. L’intento di Metamorfosi non è però quello di presentare un film che documenti il cambiamento di Corona, quanto trasmettere segnali di consapevolezza e di amore che possano accendere nel cuore degli spettatori il desiderio di avventurarsi in viaggio alla scoperta del proprio ‘io’.
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