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Importanti aggiornamenti su Fabrizio Corona con la smentita della presunta aggressione ai danni della giornalista freelance Francesca Di Matteo, che sarebbe avvenuta ieri sera a Monza durante l’inaugurazione di un negozio di abbigliamento. I collaboratori di Corona (ricordiamo che l’ex Re dei paparazzi, attualmente in prova ai servizi sociali sul territorio, non può rilasciare interviste a nessuno) Canio Guglielmi, Gianmario Matera e Fabrizio Scippa, affermano infatti che non c’è stata alcuna aggressione nei confronti della Di Matteo e che il polverone alzatosi nelle ultime ore è tutta ‘una bufala’.
Riepiloghiamo brevemente i fatti: la giornalista freelance Francesca Di Matteo ha raccontato di essersi recata la sera dell’11 novembre 2015 all’inaugurazione di un negozio d’abbigliamento a Monza, dove era prevista la presenza come testimonial di Fabrizio Corona. Sempre secondo la sua testimonianza, quando ha provato a fare una domanda a Corona munita di registratore, lui avrebbe reagito molto male, cercando di strappargli l’apparecchio dalle mani e strattonandola fino a una stanza adiacente al locale. Poi sono intervenuti due addetti alla sicurezza che l’avrebbero trascinata con la forza fuori dal negozio, provocandole un forte dolore alla spalla tanto da indurla a chiamare un’ambulanza. La Di Matteo, che asserisce ci fossero numerosi testimoni (e anche dei video) pronti a confermare la sua versione dei fatti, si è riservata di sporgere denuncia alle forze dell’ordine.
Bene, dall’entourage di Fabrizio Corona dicono che questa presunta aggressione non è mai avvenuta: ‘Abbiamo letto che la ragazza avrebbe addirittura chiamato l’ambulanza, ma noi smentiamo nel modo più assoluto di averle fatto alcun male. Anzi siamo stati gentili ed educati nei suoi confronti. Le abbiamo solo impedito di registrare la conversazione con Fabrizio perché non può rilasciare interviste, ma le abbiamo permesso di presenziare all’inaugurazione (si trattava del negozio Revolution di Alessio Lo Passo, ex volto di Uomini e Donne, ndr) dove è rimasta almeno fino alle 20:30, quando noi ce ne siamo andati via con Corona. E allora stava benissimo e non si era vista nessuna ambulanza‘.
Insomma, due versioni assolutamente in contrasto tra loro che, con ogni probabilità, finiranno al vaglio degli organi inquirenti. Ricordiamo che Fabrizio Corona, affidato ai servizi sociali sul territorio, non può permettersi di ‘sgarrare’ in nessun modo, pena il ritorno in carcere.
Nel frattempo la sua nuova linea d’abbigliamento Si Puede, brand che riunisce capi di abbigliamento come felpe e magliette e anche cover e accessori di ogni genere, nei prossimi mesi verrà distribuita in tutta Italia attraverso una catena di negozi in franchising. Speriamo, per lui, che le future inaugurazioni siano un po’ meno turbolente.
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