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Finalmente un po’ di luce nella vita di Fabrizio Corona che torna a casa dopo aver ottenuto l’affidamento ai servizi sociali sul territorio per decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano. ‘Fidatevi, sono un uomo nuovo‘, pare abbia detto l’agente fotografico ai giudici durante l’udienza della scorsa settimana e, a quanto pare, è stato creduto sulla fiducia. Toccherà a lui adesso dimostrare, con i fatti, di essere davvero una persona cambiata rispetto a qualche anno fa.
L’affidamento ai servizi sociali di Fabrizio Corona fa seguito alla scarcerazione avvenuta lo scorso mese di giugno, dopo ben due anni e mezzo di detenzione, e il trasferimento in prova presso la comunità Exodus di don Antonio Mazzi a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. In questo periodo l’ex re dei paparazzi (come viene impropriamente soprannominato visto che non ha mai scattato una foto in vita sua) si è comportato in maniera egregia mostrando un sicuro pentimento, come del resto ha confermato lui stesso durante la presentazione all’Odeon di Milano di La Metamorfosi, il docufilm che racconta il suo percorso alla ricerca di un nuovo equilibrio interiore.
Una metamorfosi che, come abbiamo accennato, Fabrizio Corona, assistito dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, ha ribadito giovedì scorso davanti a un collegio di giudici del Tribunale di Sorveglianza, chiedendo un’opportunità per mostrare a tutti (in primis a suo figlio e a sua madre) il suo cambiamento. ‘Fabrizio è felicissimo‘, ha spiegato alla stampa il suo avvocato, ‘perché potrà riabbracciare il figlio, la mamma e tutti i suoi cari. Dovrà comunque sottostare a delle limitazioni di orario e nelle comunicazioni: per esempio non potrà rilasciare interviste, accedere ai social network e diffondere immagini senza il permesso del magistrato‘. Inoltre l’affidamento si svolgerà ‘sul territorio’, per cui Corona tornerà a casa ma non dovrà allontanarsi dalla sua zona di residenza.