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Fabrizio Frizzi è commendatore della Repubblica: a nominarlo poco prima delle dimissioni è stato l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come ha rivelato lo stesso conduttore a TV, Sorrisi e Canzoni. Con la premessa di non voler dare troppa visibilità alla cosa (ma allora, perché parlarne?), Frizzi sottolinea che ‘È stato un bellissimo regalo‘. Il conduttore al magazine anticipa anche i suoi progetti per il futuro, tra nuovi programmi e ‘vecchie’ certezze.
Fabrizio Frizzi è stato nominato Commendatore della Repubblica da Giorgio Napolitano: la nomina è arrivata pochi giorni prima delle dimissioni dell’ex Capo dello Stato, conosciuto dal conduttore perché in nove anni di Quirinale i due si sono incontrati nove volte per la cerimonia ufficiale per l’inizio dell’anno scolastico. ‘Fuori dal protocollo istituzionale – spiega Frizzi – Napolitano è sempre stato cordiale e affettuoso, ma sia chiaro, proprio non mi aspettavo d’essere nominato commendatore. È stato un bellissimo regalo‘.
Il conduttore spiega di non voler dare troppa visibilità alla nomina a Commendatore – tra gli ultimi atti firmati dall’allora presidente della Repubblica – ma poi non risparmia particolari: la telefonata del Quirinale è arrivata mentre era in Canada a presentare un evento per gli italo-americani della zona, rientrato a casa è stato poi insignito della benemerenza.
Non che adesso, Frizzi – sposatosi nei mesi scorsi con Carlotta Mantovan – pensi di lasciare la televisione: dopo il successo de L’eredità (ma pochi giorni fa il programma è tornato in mano a Carlo Conti), Frizzi pensa ad un ritorno in tv de i Soliti ignoti – Identità nascoste.
‘Per la prossima stagione – anticipa – sto pensando a programmi nuovi, ma non solo: Soliti ignoti è un bel programma: spolverato e con una confezione aggiornata potrebbe funzionare. La gente per strada ancora me lo chiede‘. Qualche settimana prima, invece, Frizzi aveva escluso di smaniare per Sanremo, e anzi aveva augurato a Conti di fare un buon Festival per assicurarsi la conduzione anche l’anno prossimo: ‘Certo – aveva però precisato – il giorno in cui me lo proponessero sarebbe un piacere mettersi in gioco. Sono a disposizione del mister‘. Vista la (quasi) rinuncia di Carlo, che anche qui sia in programma una staffetta?
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