Facebook in soccorso del Nepal con donazioni e avvisi alle famiglie

Facebook in soccorso del Nepal con due iniziative: la prima riguarda la solidarietà con l’offerta di una donazione non appena si apre la homepage del social network più famoso al mondo. La seconda è invece più a carattere umanitario con una sorta di contatto rapido con le persone che si trovano sul luogo del disastro affinché riescano a comunicare in modo più rapido con i famigliari e i contatti. Andiamo a scoprire come il gigante di Mark Zuckerberg tenti di rendersi per una volta più utile che divertente.

Iniziamo con la donazione: avrete sicuramente notato che, aprendo la homepage di Facebook, appare un messaggio che dice: “Migliaia di sopravvissuti al terremoto in Nepal hanno bisogno del nostro aiuto. Facebook contribuirà con importi corrispondenti alle donazioni fino al raggiungimento di 2 milioni di dollari”. Insomma, se si donano 10 euro, Facebook raddoppia. Il metodo di pagamento è sicuro, con carta di credito e una volta effettuata la donazione si potrà pubblicare un invito sulla propria bacheca a tutti i contatti per spingerli a fare lo stesso. Un’iniziativa lodevole e di sicuro impatto, contando che praticamente un umano su 5 è iscritto.

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La seconda iniziativa si chiama Safety Check e parte dal presupposto che 1.4 miliardi di persone sono iscritte al social network e dunque sul portale sociale si possono trovare sia persone che in un determinato momento siano in un paese in emergenza sia, al tempo stesso, famigliari, amici, colleghi… insomma contatti. Grazie alla geolocalizzazione, Facebook sa se ad esempio si è in Nepal e non appena si fa accesso al sito appare un messaggio che invita sostanzialmente a confermare che si sta bene e che si è ok. Se si accetta, il SN informerà tutti e dunque consentirà a tante persone di mettersi il cuore in pace.

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Tutto è molto semplice, basterà premere sul pulsante “Sto Bene” e sarà pubblicata la conferma sul profilo di Facebook in modo pubblico così che sia visibile a tutti. Ma non solo: dal lato opposto ossia di chi cerca informazioni, si può anche andare a controllare nella propria lista di contatti chi si trova in quelle zone di emergenza. Zuckerberg l’ha presentato così: “Un modo semplice e efficace per avvisare famiglia e amici che si sta bene e che non si è in pericolo nonostante ci si trovi in una zona colpita da un disastro naturale. È in questi momenti che connettersi serve davvero.

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