In Expo non è un caso isolato: si tratta di prodotti alimentari che richiamano alla produzione italiana con diciture “Original Italian Recipe” o “Italian Style”. Una vetrina del Padiglione Russia è stata infatti smantellata a tal proposito, perché vendeva formaggi di falso made in Italy, al suo posto un allestimento di yogurt. Ora, Coldiretti ha esposto i prodotti “truffa” nel suo padoglione presso Expo, per denunciare la situazione.
La Coldiretti, allarmata, denuncia il crollo delle esportazioni dei prodotti nostrani in Russia del 30.6%, secondo una sua analisi sulla base dei dati Istat sul commercio estero a maggio, rispetto a quelli raccolti nello stesso mese l’anno scorso.
I prodotti agroalimentari dall’Italia alla Russia sono quelli che più hanno sofferto questo crollo, a seguito dell’embargo del 6 agosto 2014 che ne ha sancito il divieto all’ingresso e verrà prorogato fino al 31 gennaio 2016: “La decisione verrà ratificata lunedì e non è chiaro se la lista dei prodotti proibiti sarà estesa ad altri prodotti come conserve di pesce, prodotti caseari derivati da grassi vegetali, fiori e dolciumi”, ha dichiarato Coldiretti.
Oltre alla questione embargo, anche i danni dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dai prodotti imitazione hanno influito sul mercato del Made in Italy. In Russia è stato boom di prodotti falsamente nostrani, dai salumi ai formaggi in particolare, tanto che la produzione casearia russa è aumentata del 30% quest’anno, stima Coldiretti.
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