Tragedia questa mattina nelle acque di Gimarra, a Fano (Pesaro Urbino). Un uomo è entrato in acqua con i suoi due figli di 8 e 13 anni.
Il più grande è stato soccorso e trasferito in ospedale. Nulla da fare per il padre, un 44enne dell’entroterra pesarese. Ancora disperso il più piccolo dei due fratelli.
Tragedia a Fano: padre di famiglia annega insieme ai due figli
C’era bandiera rossa questa mattina sulla spiaggia di Gimarra a Fano, per segnalare la pericolosità della balneazione.
Nonostante il mare grosso, un padre di famiglia insieme ai suoi due figli hanno deciso di tuffarsi nelle acque di Fano.
In breve tempo le onde li hanno sopraffatti e uno dei gestori dello stabilimento balneare e i bagnini sono riusciti a recuperare il 13enne.
Per il padre dei due fratelli, un 44enne dell’entroterra pavese, Davide Zandri, non c’è stato nulla da fare. Quando i soccorritori sono riusciti a riportarlo a riva, l’uomo era già morto.
Il bambino di 8 anni risulta ancora disperso. Per le ricerche sono giunti sulla spiaggia di Gimarra gli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia Costiera, oltre ai Nuclei sub di Vigili del fuoco e Guardia Costiera.
Al momento non risulta nessun avvistamento del bambino.
Il 13enne è stato trasferito all’ospedale Torrette di Ancona. Anche se inizialmente le sue condizioni sembravano piuttosto gravi, nelle ultime ore ha ricominciato a respirare autonomamente.
Il 14% degli annegamenti riguarda i bambini
Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019 nel nostro Paese si sono registrati oltre 2mila incidenti in acqua, dei quali 1.209 si sono rivelati fatali.
Il 14% di questi incidente ha riguardato bambini. Il trend si è mantenuto costante nel corso degli anni, con 3/400 casi all’anno.
Le fasce di età più a rischio sono: 45-64 anni (18.2% di tutti gli incidenti in acqua), quella 65-79 anni (16.2%) e quella 0-10 anni (13.9%).
Circa il 68% degli incidenti in acqua ha un esito drammatico, con decessi o ricoveri nei reparti di terapia intensiva.
“Quando il mare è così, non mettetevi in pericolo e non mettete in pericolo gli addetti al salvataggio. Abbiate rispetto per i vostri limiti, per chi vi dovrà poi soccorrere, abbiate rispetto per il mare. E’ una campagna che porto avanti da anni, specie nelle
scuole”
è l’appello di uno dei soccorritori che questa mattina ha prestato aiuto al 13enne, che rischiava di annegare.
La bandiera rossa in spiaggia, come quella che campeggia a Gimarra, segnala la pericolosità della balneazione.