Fari in affitto in Italia: il bando per aggiudicarsi un gioiello dello Stato

Fari ITaliani

[didascalia fornitore=”altro”]PIXABAY[/didascalia]

Fari in affitto in Italia 2017: torna il bando che mette a disposizione 17 strutture pubbliche, concesse in affitto fino ad un massimo di 50 anni. Questa nuova edizione vede il coinvolgimento di regioni come Liguria e Marche e piccole isole della laguna veneta. La maggior parte degli immobili messi a disposizione dallo Stato si trovano in location particolarmente suggestive, immerse nella natura e spesso a strapiombo sul mare. Vediamo tutti i dettagli dei gioielli più suggestivi, offerti dallo Stato.

Fari in affitto in Italia: il bando 2017

Il bando 2017 prevede 8 fari: il Faro di Porto Santo Stefano (GR), il Faro di Punta Lividonia, in Calabria il Faro di Punta Stilo, vicino Reggio Calabria, il Faro di Punta Alice, vicino a Crotone, e il Faro di Capo Rizzuto a Isola Capo Rizzuto (KR); in Sicilia ci sono il Faro Dromo Caderini a Siracusa, il Faro Punta Marsala sull’isola di Favignana (TR), il Faro di Capo d’Orlando a Messina e il Faro Punta Omo Morto a Ustica (PA). A questi si aggiungono altri 9 beni, di natura differente, in gestione all’Agenzia del Demanio: nella Laguna di Venezia si trovano l’Isola di San Secondo e l’Ottagono di Ca’ Roman, in Liguria a Camogli (GE) il Faro Semaforo Nuovo, sul promontorio di Ancona il Faro del Colle dei Cappuccini; in Puglia ci sono la Torre Monte Pucci a Peschici (FG) e la Torre d’Ayala a Taranto, mentre in Calabria la Torre Cupo di Corigliano Calabro (CS); chiudono il Faro di Riposto vicino Catania e il Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR). Si prevede che per l’affitto di questi immobili, lo Stato incasserà complessivamente 760mila euro annuali (15.4 milioni nell’intero periodo di concessione).

FARI IN AFFITTO IN ITALIA: IL DETTAGLIO

Ad aprire l’elenco dei fari in affitto, il faro di Lividonia: situato a Porto Santo Stefano (Grosseto), sul promontorio dell’Argentario, risale al 1883. E’ stato successivamente ristrutturato, nel 1926.

Si prosegue con il faro di Punta Stilo: custodito in Calabria, nel comune di Monasterace, si affaccia sul mar Jonio. E’ stato edificato sulle rovine di un faro di epoca classica.

C’è un altro faro in affitto in Calabria: stiamo parlando del faro di Punta Alice, custodito nel Comune di Cirò Marina.

Ed ecco un terzo faro in affitto e un’altra struttura custoditi nel tessuto territoriale della Calabria, la regione più presente nell’elenco ministeriale: faro di Isola Capo Rizzuto e la Torre Cupo di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza.

Nell’elenco ministeriale dei fari in affitto, ci sono anche strutture siciliane: dalla Trinacria, il ministero mette a disposizione il faro Dromo Calderini, situato nelle vicinanze di Siracusa e il faro di Punta Marsala sull’isola di Favignana, una torre cilindrica di 14 metri, che vanta una vista mozzafiato sul Tirreno. Sempre in Sicilia un altro faro in affitto è quello di Capo d’Orlando, in provincia di Messina.

Sull’isola di Ustica viene messo in affitto il faro di punta dell’Omo Morto, che sorge su una scogliera a a picco sul mare. Da qui si possono ammirare panorami mozzafiato.

L’offerta dello Stato, come accennato in apertura, non comprende soltanto fari in affitto: vengono messe all’asta anche strutture appartenenti al demanio militare, tra cui l’ottagono di Ca’ Roman nella laguna di Venezia. Si tratta di una struttura difensiva risalente ai tempi della serenissima. L’ultimo restauro risale alla Seconda Guerra Mondiale.

Di particolarmente suggestivo c’è poi il faro Semaforo Nuovo, custodito nel Comune di Camogli, sul monte di Portofino, in provincia di Genova.

Nell’elenco compare anche il faro del Colle dei Cappuccini, costruito ad Ancona nel 1860. E’ rimasto in funzione fino al 1965.

Dalla Puglia verranno messi a disposizione: la Torre di Monte Pucci a Peschici, in provincia di Foggia, sul promontorio del Gargano, e la Torre Ayala di Taranto, la cui struttura originaria risale al XVII secolo.

L’elenco delle strutture messe a disposizione dello Stato si chiude con il faro di Riposto, in provincia di Catania, risalente al 1911 e il faro di Capo Santa Croce, situato ad Augusta in provincia di Siracusa, costruito sotto il regno delle Due Sicilie.

Impostazioni privacy