Favismo: quali le cause, le cure e i cibi da evitare? Si tratta di un’anomalia genetica che coinvolge degli enzimi contenuti nei globuli rossi. Il tutto si manifesta come la carenza di un enzima che risulta fondamentale per il funzionamento e la sopravvivenza dei globuli rossi del sangue. La conseguenza è la difficoltà nel metabolizzare alcuni cibi, come le fave. Proprio per questo è essenziale evitare il consumo di alcuni alimenti in particolare (oltre alle fave anche altri legumi). A volte, per porre rimedio alle reazioni scatenate dal favismo, bisogna ricorrere alle trasfusioni di sangue.
Le cause
Le cause del favismo vanno rintracciate nella carenza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Questo elemento svolge un ruolo molto importante nella difesa dei globuli rossi dall’ossidazione. La carenza dell’enzima si manifesta per via ereditaria, a causa di un’anomalia genetica. Esistono varie forme di favismo e, secondo le linee guida fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si possono distinguere 5 livelli della malattia.
I primi 2 riguardano una situazione grave, con la presenza di anemia emolitica cronica e insufficienza renale acuta; il terzo rappresenta una condizione lieve, con emolisi manifestata soltanto in contatto con sostanze ossidanti; gli ultimi 2 non comportano effetti clinici pericolosi. La malattia è trasmessa con il cromosoma x. Gli uomini sono maggiormente colpiti rispetto alle donne, che in genere sono portatrici sane.
Le cure
Parlando di cure per il favismo, non si può trascurare l’aspetto della prevenzione. La prima linea da seguire è quella di evitare il contatto con alimenti, ma anche farmaci, che possono scatenare una violenta reazione dell’organismo, che si manifesta con la rottura dei globuli rossi. Tra i farmaci non tollerati, ad esempio, ci sono gli antibiotici, i medicinali contro la malaria, i sulfamidici e gli integratori di vitamina K.
E’ importante anche predisporsi ad una vaccinazione contro le infezioni, che possono essere determinate da un attacco violento della malattia. In questo caso il rimedio potrebbe consistere nella trasfusione di sangue e, a volte, diventa necessario ricorrere all’aspirazione della milza. Il trattamento della patologia si può fare anche con la somministrazione di acido folico e ferro.
I cibi da evitare
I cibi da evitare in caso di favismo sono costituiti soprattutto dalle fave e da altri elementi, come piselli e verbena. Alcuni soggetti non solo non possono consumare questi cibi, ma la loro intolleranza si manifesta anche al solo contatto con le piante. E’ opportuno anche essere sicuri della carne che si consuma, perché dovrebbe essere evitata quella che proviene da allevamenti, alla cui base vengano utilizzati fagioli e fave come nutrimento per gli animali. Andrebbe evitato anche il consumo di semi di melone amaro.
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