Attraverso la legge di bilancio del 2023 sono state messe in atto alcune manovre secondo le quali risulta essere molto più semplice, per il datore di lavoro, procedere alle assunzioni di determinate categorie.
Categorie a cui appartengono donne svantaggiate, giovani al di sotto di 36 anni senza dimenticare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Attraverso la nuova legge di bilancio sono stati ideate delle agevolazioni utili ai vari datori di lavoro per ampliare il proprio personale in modo semplice e vantaggioso.
A partire dall’esonero contributivo per tutte quelle aziende che scelgono di assumere coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza fino ai bonus dedicati ai dipendenti pubblici.
Ecco quindi quali sono tutte le agevolazioni ideate dalla legge di bilancio.
Partiamo dagli under 36. In questo caso per tutti i datori di lavoro privati vedranno riconosciuto un esonero contributivo totale per un periodo che non va oltre i 3 anni.
Il limite che non deve essere superato nell’arco dell’anno è di 8.000 euro a differenza dei 6.000 euro dell’anno precedente.
Anche per coloro che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno usufruire di un’agevolazione in cui non saranno tenuti a pagare i contributi per 12 mesi.
Infatti, tutti i datori di lavoro privati che a partire dal primo gennaio 2023 fino al 31 dicembre del 2023 decidono di assumere coloro che percepiscono tale sussidio scegliendo di sottoscrivere un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, potranno usufruire di tale esonero.
Per quanto riguarda l’assunzione di donne svantaggiate, le condizioni che verranno applicate sono le stesse.
Nel momento in cui parliamo di donne svantaggiate si fa riferimento riferimento a donne disoccupate da due anni mentre, se si tratta di figure femminili che hanno un’età superiore ai 50 anni, basta che queste siano rimaste senza lavoro per un solo anno.
All’interno dell’agevolazione fanno parte anche tutte quelle professioni che sono riusciti a registrare una grande disparità occupazione di genere.
In questo caso lo sconto è di 12 mesi per i contratti a termine mentre, per i contratti a tempo indeterminato, sarà di 18 mesi.
Non mancheranno poi i bonus una tantum per i dipendenti pubblici, un’agevolazione prevista dalla legge di bilancio del 2023 secondo la quale i lavoratori potranno ottenere una somma equivalente all’1,5% dello stipendio e sarà corrisposta per ben 13 mesi.
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