Whitney Martin, 18 anni, credeva di avere una semplice influenza quando aveva iniziato ad accusare dei dolori che l’avevano costretta a letto. Ma quello che invece aveva colpito questa ragazza di Telford, in Gran Bretagna era sepsi, e i sintomi che si erano manifestati non erano altro che un effetto collaterale di risposta dell’organismo ad un’infezione. La giovane, ora, è in coma e lotta per sopravvivere.
Tutto era iniziato poco più di tre settimane fa. Febbre alta, raffreddore e spossatezza. Tutto lasciava pensare ad una forte stato influenzale. La madre però non ci vedeva giusto. La febbre, altissima, non scendeva, mentre la pressione sanguigna era decisamente bassa: “Lì ho capito che c’era qualcosa che non andava e ho deciso di farla ricoverare in ospedale“, ha raccontato poi la donna a Metro.co.uk che attualmente ha lasciato il lavoro per stare nel padiglione della struttura dove la figlia è stata ricoverata in terapia intensiva.
Terapia intensiva costretta dal fatto che durante il ricovero Whitney ha subito anche un attacco cardiaco, con il personale medico che si è trovato obbligato a metterla in uno stato di coma indotto. Le sue condizioni sono sembrate gravi già dai primi momenti, tanto che è stato necessario un trasferimento all’ospedale di Manchester dove presente un reparto specializzato per questo tipo di casi. La ragazza è tenuta in vita grazie all’ausilio di alcuni macchinari, con la speranza che possa riprendersi al più presto ma anche se negli ultimi giorni i medici hanno registrato alcuni miglioramenti, la ragazza lotta ancora tra la vita e la morte. La mamma non riesce a darsi pace: “Era in salute e piena di vita, ora non sappiamo neanche se riuscirà a sopravvivere“.
Circa un mese fa sempre in Gran Bretagna una mamma di 6 figli era deceduta per via di una sepsi che in quel caso i medici non avevano diagnosticato al momento della visita al pronto soccorso.