Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea, ex ministro degli esteri, potrebbe essere soggetta di fatto ad un “commissariamento”. Molti sono gli indizi che fanno pensare ad un suo depotenziamento, nonostante lei stessa continui ad affermare di aver assunto la pienezza dei propri poteri. A questo riguardo, però, non si fermano le indiscrezioni. Risulta che il presidente della Commissione europea, Juncker, ha deciso di nominare come consulente speciale per la difesa Michel Barnier, ex commissario UE francese.
La Mogherini ha spiegato, però, che resta nelle sue mani tutto ciò che le è stato attribuito in termini di potere, compresa la guida della politica estera, di sicurezza e di difesa dell’Unione. Secondo l’ex ministro degli esteri italiano, la nomina di Barnier sarebbe stata concordata insieme al presidente Juncker.
Il ruolo di Federica Mogherini
Fra le varie indiscrezioni che giungono sul ruolo di Federica Mogherini all’interno dell’Unione Europea, c’è anche il fatto che Michel Barnier sembra che non abbia precise esperienze in materia di sicurezza e difesa, ecco perché questa circostanza rafforza l’ipotesi di un “commissariamento” della Mogherini. Barnier è stato commissario per il mercato interno e dei servizi, si è occupato di concorrenza e di antitrust ed è stato anche commissario agli affari regionali.
Per quanto riguarda la difesa, se n’è interessato soltanto per la partecipazione a vari convegni sull’argomento. Barnier porterà avanti la sua funzione, assistendo il presidente della Commissione nel preparare i lavori del Consiglio europeo, che saranno dedicati alla politica europea della difesa.
Sta di fatto che la Mogherini è stata messa in una sorta di “angolo”. Basti pensare a quando il negoziato sulla crisi in Ucraina tra l’Unione Europea e la Russia ha portato ad un incontro decisivo con il presidente Putin. In questa occasione si sono fatti avanti Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.
Federica Mogherini non è stata neppure invitata a questo incontro. Lei si è difesa abilmente, affermando di puntare sul gioco di squadra e non sulla valorizzazione dell’immagine individuale. Il dubbio comunque sorge, anche perché questa sua linea non produrrebbe risultati importanti.