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Federica Pellegrini vince l’oro nei 200 sl ai Mondiali di Budapest ed entra nella leggenda dello sport. L’Araba Fenice è tornata con un’impresa straordinaria, unica atleta ad andare a medaglia in sette edizioni iridate. L’azzurra ha chiuso la finale col tempo di 1:54.73, laureandosi campionessa del mondo davanti a Katie Ledecky ed Emma McKeon, argento parimerito con 1:55.18. L’oro più bello, quello più emozionante, è arrivato al termine di una gara stratosferica, con uno scatto negli ultimi 50 metri, in particolare negli ultimi 30, che ha dell’incredibile, visto che era quarta ai 150 metri. Come se non bastasse, ha battuto Ledecky, campionessa mondiale e olimpica, reduce da 12 oro consecutivi tra mondiali e Giochi, che nulla ha potuto di fronte alla potenza dell’azzurra. La vittoria di Budapest potrebbe essere l’ultima per Super Fede, almeno nella “sua” specialità: “Ora sono in pace, è stato il mio ultimo 200 sl“, ha infatti dichiarato al termine della gara.
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Archiviata la delusione per Rio, Pellegrini cercava un riscatto, la testimonianza tangibile della sua grandezza come atleta, specie dopo le cattiverie che le sono piovute per quel quarto posto olimpico che già di per sé sarebbe stato un bel coronamento di una carriera impressionante.
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“Adesso posso dire di essere in pace. Volevo una medaglia importante dopo quello che è successo l’anno scorso, ma non pensavo però all’oro. Nella vita non si sa mai, ma questi sono i miei ultimi 200 stile, continuerò a nuotare seguendo un altro percorso“, ha spiegato ai microfoni di Rai Sport.
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“Onestamente non so cosa è successo. Devo rendermene ancora conto, davvero non pensavo fosse possibile. Ci ho provato fino alla fine, penso di aver fatto la gara perfetta“, ha dichiarato quasi incredula ai microfoni di Emanuela Caporale.
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“Non so dove ho trovato l’energia nell’ultima vasca, so solo che nella mia testa volevo la medaglia. Era importante dopo quanto successo lo scorso anno a Rio (quando arrivò quarta finendo subissata da critiche sul web, ndr), ma mai avrei pensato di vincere. Neanche io avrei scommesso sulla mia vittoria“, ha aggiunto raggiante.
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Per lei l’ennesimo podio e la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere la più forte atleta italiana di sempre, capace di scrollarsi di dosso le maldicenze e di rinascere, come una vera Araba Fenice.