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Categories: Spettacoli

Fedez: Pop-hoolista, la copertina dell’ultimo album dichiarata fuorilegge dal Mise

Il Ministero dello Sviluppo Economico contro Fedez e Pop-hoolista: la copertina dell’ultimo album multiplatino del rapper milanese è stata infatti dichiarata fuorilegge dal Mise, come ha riferito lo stesso artista attraverso un video pubblicato sul suo profilo Facebook che sta ottenendo migliaia di like e condivisioni. Nella clip Fedez e il suo avvocato spiegano i motivi per cui, secondo il Ministero, la cover di Pop-hoolista sarebbe illegale: la controversia riguarda in particolare due immagini presenti sulla copertina, considerate ‘sconvenienti’.

Sono dal mio avvocato Cristiano (Magaletti, ndr) che mi ha dato una bellissima notizia che è… qui. La documentazione riguarda la copertina del disco e arriva direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico. E che cosa dice Cristiano? Illuminami‘.

Inizia così, in maniera un po’ sarcastica, il video di Fedez dove annuncia la sorprendente contestazione del Mise nei confronti della copertina di Pop-hoolista. E il suo avvocato spiega nei dettagli cosa ha turbato gli uomini del Ministero: ‘La comunicazione dice che il marchio ‘Fedez Pop Hoolista’ che abbiamo registrato tempo fa è contrario all’ordine pubblico e al buoncostume. All’ordine pubblico perché è ritratto un poliziotto e al buoncostume perché vomiti l’arcobaleno‘.

In effetti il ‘celerino’ a cavallo, nell’atto di brandire una mazza da golf a mo’ di manganello, e Fedez che vomita uno strano liquido dai colori dell’arcobaleno, sono le due immagini che caratterizzano la copertina del cd. Ricordiamo però che Pop-hoolista è uscito a fine settembre del 2014 e per mesi è stato ai vertici della classifica italiana, per cui ci sembra quanto meno grottesco che la copertina venga contestata solo oggi, dopo 13 mesi.

Un’azione che, a esser buoni, ha il sapore dell’ottusità retrograda e, a voler essere maliziosi, puzza di censura‘, osserva Fedez a commento del video, ‘Limitare l’espressione altrui è da sempre l’ultima spiaggia di chi non ha nulla da dire. Paese delle meraviglie ma io non mi meraviglio‘.

Nella parte restante del video l’incredulo Fedez ‘ringrazia’ il Ministro dello Sviluppo Economico per l’attenzione (‘Si vede che hai molto da fare. Complimenti e grazie Italia!‘, dice con tono ironico) e poi, tornato a casa, fa una riflessione piuttosto seria sull’accaduto: poiché la cover del cd è palesemente ispirata a opere di street art e di arte contemporanea, secondo gli organi preposti al ‘controllo’ metà di queste opere dovrebbero essere dichiarate illegali! A cominciare, per esempio, da una sua t-shirt che raffigura un maiale con il cappello da poliziotto: un’immagine sicuramente molto più provocatoria rispetto alla copertina del disco…

E così, per l’ennesima volta, Fedez è finito suo malgrado sulle prime pagine dei giornali per una questione che non riguarda l’aspetto musicale: dopo gli attacchi di Gasparri su Twitter, le polemiche per il brano prestato a una manifestazione del M5S e il presunto coinvolgimento in una rissa al Just Cavalli di Milano, il rapper deve fare i conti anche con il Ministero dello Sviluppo Economico. Vedremo nelle prossime settimane come andrà a finire questa vicenda, ma intanto Fedez proprio ieri ha incassato il disco d’oro (l’ennesimo) per il singolo 21 Grammi. Per la serie: più mi colpiscono, più piaccio alla gente.

AGGIORNAMENTO – LA REPLICA DEL MINISTERO: un paio d’ore dopo la video-denuncia di Fedez, il Ministero dello Sviluppo Economico ha risposto al rapper con una nota dove si spiega che non c’è alcun tentativo di censura ma solo una richiesta di chiarimenti sul marchio da registrare. Ecco la nota integrale:

Nessuna censura da parte del Ministero dello Sviluppo Economico all’ultimo album del cantante Fedez: è quanto precisa l’ufficio stampa del MISE in relazione alle affermazioni fatte dallo stesso Fedez.
Il Ministero non ha ovviamente alcuna competenza sugli album musicali. Il problema si è posto perché per la prima volta un cantante ha chiesto di registrare un marchio (‘Pop-hoolista’) con il nome dello stesso album. I contenuti del marchio, e in particolare l’immagine di un poliziotto che sembra picchiare un personaggio che sta vomitando, sono sembrati all’Ufficio italiano dei marchi e dei brevetti come non rispondenti alla normativa che regola la tutela dei brand.
Per questo motivo è stato chiesto a Fedez di illustrare meglio la sua domanda di tutela del marchio: la legge prevede che abbia due mesi di tempo, prorogabili fino a 6. Nel frattempo ovviamente il suo album potrà tranquillamente circolare ed essere venduto’
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Raffaele Dambra

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