Nella querelle giuridica tra Fedez e la Siae, il tribunale ordinario di Milano ha segnato un punto a favore del rapper, ordinando all’organizzatore di un concerto di versare a Soundreef (la società indipendente a cui Fedez ha deciso di affidare la gestione delle proprie royalties) il compenso dovuto al cantante a titolo di compensi per diritto d’autore. In origine, invece, l’organizzatore dello show (Showbees) aveva ceduto alle richieste della Siae e aveva scelto di pagare solo quest’ultima.
La decisione, si legge in un articolo di Repubblica, è stata emessa in sede monitoria ma costituisce un importante precedente e contribuisce a far chiarezza sul delicato argomento: ‘chi utilizza i diritti d’autore di un artista o di un editore’, ha commentato l’entourage di Soundreef, ‘è tenuto a pagare direttamente i titolari dei diritti o chi abbia ricevuto da questi ultimi il mandato alla gestione dei diritti, e non può pagare sempre e comunque la Siae anche in relazione a diritti estranei al repertorio dei propri mandanti e associati’.
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A questo proposito il legale della società scelta da Fedez (ma non solo, nel roster ci sono anche Gigi D’Alessio, Nesli, Federico Rovazzi e altri cantanti), l’avvocato Guido Scorza, ha rivelato che ‘alcuni organizzatori di concerti non versano a Soundreef quanto dovuto perché sviati e confusi da pratiche commerciali della Siae che sono attualmente oggetto di un procedimento davanti all’Antitrust. La decisione del tribunale ha però confermato che nessuno può gestire diritti d’autore e incassare compensi in assenza di un mandato da parte del titolare dei diritti: la volontà di un autore deve essere sempre e comunque rispettata, al di là di questioni di mercato o di esclusive’.
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Anche il fondatore e amministratore delegato di Soundreef, Davide D’Altri, ha commentato l’ordinanza del tribunale di Milano (l’organizzatore adesso ha quaranta giorni per decidere se pagare oppure opporsi facendo ricorso) dichiarando di ‘confidare nell’Antitrust che ha appena aperto un’istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti di Siae, e nella Commissione UE che secondo diverse fonti starebbe per avviare una procedura di infrazione contro il governo italiano proprio in merito all’esigenza di garantire libertà nel mercato dell’intermediazione dei diritti d’autore’.
Dunque Fedez – Siae 1-0, ma non è certo finita qui: la Società Italiana degli Autori ed Editori ha infatti emesso un duro comunicato ricordando che ‘a oggi la normativa sul diritto d’autore in Italia non è in alcun modo cambiata, e Siae ha il dovere di incassare per tutte le opere che ha in tutela, a protezione di quel diritto d’autore che si cerca di scardinare e a salvaguardia di tutto il mondo degli autori ed editori. L’esclusiva di Siae è ad oggi saldissima e col tempo si chiarirà ogni equivoco, o peggio strumentalizzazione, attorno ad essa’.
La nostra sensazione è che si tratti di una vicenda che andrà avanti non per le lunghe ma per le… lunghissime. Tra ricorsi a tribunali, Antitrust e Commissione Europea, ne vedremo ancora delle belle.
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