Vince Fedriga che supera il 60%, mentre la sinistra rimane sotto il 30% in Friuli Venezia Giulia. Affluenza oltre al 45%.
Riconfermato il candidato di centrodestra in Friuli Venezia Giulia, dove invece Moretuzzo sostenuto da Pd, Verdi-Sinistra e Movimento Cinque Stelle rimane sotto al 30% dei voti. Per Fedriga è vincita una vittoria schiacciante, mentre il Terzo Polo rimane sotto soglia di sbarramento e viene superato anche dalla No Vax Giorgia Tripoli.
Ancora il centrodestra in Friuli Venezia Giulia. Massimiliano Fedriga ha vinto le elezioni regionali riconfermando il centrodestra, con il sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Un successo scandito da più di un terzo delle preferenze, voti sopra il 60% per Fedriga, mentre Massimo Moretuzzo non riesce a superare quota 30% nonostante il sostegno di Pd, Movimento Cinque Stelle e Avs.
Flop invece per Alessandro Maran, con il Terzo Polo sostenuto da una lista unica Azione, Italia Viva, Lde e +Europa, che non riesce a superare la soglia minima di sbarramento al 4%. Insieme Liberi, guidata dalla No Vax Giorgia Tripoli, riesce invece nell’intento superando il 4%.
In calo l’affluenza rispetto al 2018, che scende dal 49,6% al 45,3%. Per quanto riguarda l’elezione del sindaco di Udine invece, si va verso il ballottaggio.
Fedriga ha già annunciato che intende lavorare per “il prossimo decennio”. La volontà da parte del candidato del centrodestra è seguire il percorso del primo mandato, senza inseguire invece facili promesse ma lavorando per i cittadini.
Rafforzamento delle politiche a favore della famiglia, investimenti internazionali in Regione. Questi due punti elencanti dal prossimo governatore del Friuli Venezia Giulia.
Con tutta probabilità infatti la sfida si concluderà tra due settimane tra i candidati Fontanini appoggiato dal centrodestra e De Toni, del centrosinistra e del Terzo Polo.
In controtendenza rispetto al risultato e alla vittoria schiacciante del centrodestra alle Regionali potrebbe essere invece il capoluogo della provincia-autonoma, che potrebbe non avere dunque sindaco dei partiti della maggioranza al governo.
Sono 26 gli scrutini su 98 totali, con Fontanini al momento arrivato al 43% dei voti, De Toni invece al 42%. Marchiol del Movimento Cinque Stelle appena sotto il 10%, mentre Salmè di Liberi elettori arriva al 5%.
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