Una donna di 56 anni è stata uccisa a Bologna dall’ex compagno. Colpita a morte da un martello. Intanto secondo il report del Viminale, i femminicidi sono aumentati del 5% rispetto all’anno scorso.
Alessandra Matteuzzi è stata uccisa brutalmente dall’ex compagno, colpita da un martello. I vicini avevano avvertito una pesante lite in cortile.
Il responsabile è stato poi immediatamente arrestato dalle forze dell’ordine.
Femminicidi: Alessandra Matteuzzi è l’ennesima vittima
Alessandra Matteuzzi era distesa a terra in una pozza di sangue quando gli inquirenti sono giunti sul luogo del delitto. Aveva una grossa ferita alla testa e si trovava in uno stato di totale incoscienza. Purtroppo non è riuscita a giungere in ospedale, morendo lungo il tragitto.
Il suo aguzzino, Giovanni Padovani, 27 anni, si trovava sul luogo quando sono giunti i soccorsi ed è stato immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio aggravato.
Poco prima di morire Alessandra era a telefono con la sorella, la quale ha raccontato che la donna appena scesa dalla macchina avrebbe iniziato ad urlare. A quel punto la sorella di Alessandra ha chiamato immediatamente i soccorsi, purtroppo però all’arrivo dei soccorsi era già troppo tardi per la donna.
Alessandra Matteuzzi lo scorso 26 luglio aveva presentato una denuncia in questura nei confronti dell’ex compagno. Poco dopo l’allontanamento infatti il comportamento di Giovanni era diventato sempre meno consono. La riempiva di messaggi e chiamate. Inoltre si appostava continuamente sotto la sua abitazione.
Purtroppo però dopo la denuncia Alessandra non aveva ottenuto alcuna risposta concreta dalle autorità. Fin quando non è stata uccisa da colui da cui voleva proteggersi.
Il report del Viminale
In relazione all’ennesimo femminicidio avvenuto a Bologna, il Viminale all’interno del suo report settimanale, ha espresso preoccupazione in merito ad un incremento del fenomeno dei femminicidi. Rispetto allo scorso anno l’incremento è stato pari al 5%.
Sono 77 i femminicidi di quest’anno, di cui 67 avvenuti in ambito affettivo o familiare (da soggetti vicini alle vittime). Infatti nello specifico ben 40 donne sono state uccise dal compagno o dall’ex compagno.
Valter Giovannini, magistrato in pensione, ritiene che la causa di questi avvenimenti consiste nel fatto che le misure intraprese dalle autorità sono blande ed inefficaci.
Infatti il pm ritiene che la misura del divieto di avvicinamento non serva a fermare questi soggetti. Per questo sarebbe necessario introdurre pene maggiormente severe che dovrebbero scattare immediatamente di seguito alla denuncia delle donne.
Effettivamente è ciò che è accaduto ad Alessandra, la quale ha cercato di tutelarsi scappando dal suo aguzzino e cercando rifugio nella legge. Aiuto che però purtroppo non è arrivato in tempo.