A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa. Quando i militari dell’Arma sono giunti sul posto, a Capoterra (provincia di Cagliari) per la vittima non c’era più nulla da fare.
Il marito ha confessato il delitto ed è stato condotto in caserma per essere interrogato. Al 31 ottobre scorso, l’osservatorio de femminicidi del Viminale contava 79 donne uccise nei primi 10 mesi dell’anno.
Ennesimo femminicidio questa mattina a Capoterra, provincia di Cagliari. Una donna è stata uccisa a coltellate dal marito, sembrerebbe al culmine di una violenta lite. A lanciare l’allarme sono stati i vicini, che hanno sentito le grida della vittima.
Il marito della vittima si è costituito, raccontando il crimine di cui si era appena macchiato. Sul posto sono giunti i militari dell’Arma e i sanitari del 118, che nulla hanno potuto fare per salvare la donna. Al 31 ottobre scorso, l’osservatorio dei femminicidi del Viminale contava 79 donne uccise nei primi 10 mesi dell’anno.
Come riferisce Tgcom24, la vittima è Metusev Slobodanka, classe 1974. A ucciderla il marito Stevan Sajn, 50 anni. I due erano ospiti in un centro di accoglienza per migranti – casa Melis – a Capoterra. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, l’uomo aveva ancora il coltello insanguinato tra le mani.
“Abbiamo sentito le urla e confusione”
ha detto all’Ansa il sindaco Beniamino Garau
Notizia in aggiornamento.
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