Femminicidio a Udine, dove una donna di 40 anni è stata uccisa dal marito che ha confessato in queste ore l’omicidio.
L’uomo di 44 anni è stato fermato dai carabinieri per aver ucciso la moglie, mentre in casa c’erano anche le figlie minorenni della coppia, con un coltello ritrovato poco dopo.
Femminicidio a Udine
Il marito della donna, Paolo Castellani, ha confessato di aver ucciso la moglie nella loro abitazione di Udine, con all’interno anche le figlie di 8 e 5 anni.
Una tragedia consumata con un coltello, che è stato poi gettato in un corso d’acqua, ritrovato quasi subito dai carabinieri.
Il delitto è avvenuto la scorsa notte a Codroipo, in provincia di Udine, e l’uomo di 44 anni è stato arrestato poche ore dopo in una zona di campagna non lontana dall’abitazione, poiché aveva tentato di far perdere le sue tracce.
I soccorsi e le indagini
Le bimbe ‘fortunatamente’ stavano dormendo in camera loro e non hanno assistito alla morte della madre, sono state invece svegliate dai soccorritori che tempestivamente sono accorsi sul luogo del delitto, constatando il decesso della donna.
I carabinieri intervenuti sul luogo per i rilievi hanno subito allertato il 118, che ha preso in consegna le piccole, affidandole ai nonni.
L’arma è un coltello che le forze dell’ordine hanno ritrovato in un corso d’acqua e sequestrato, su cui stanno effettuando le dovute verifiche.
Anche l’abitazione è posta sotto sequestro e si cerca di ricostruire tramite il lavoro della polizia scientifica e gli interrogatori a cui è sottoposto l’uomo, le dinamiche del femminicidio a Udine che ha scosso l’intera comunità di Codroipo, la quale ha espresso grande solidarietà per le bimbe, affidate ora alle cure dei nonni.
Secondo quanto emerso nelle prime ricostruzioni, l’uomo ha commesso il reato e poi si è allontanato ma grazie alle ricerche tempestive, le forze dell’ordine lo hanno localizzato e identificato poco dopo e hanno eseguito l’arresto.
Sul posto dove è avvenuto il delitto è giunto anche il sostituto procuratore di Udine, Claudia Finocchiaro, che si sta occupando del coordinamento delle indagini.
Le confessioni
Sottoposto a diverse ore di interrogatori, Paolo Castellani ha confessato di essere il responsabile del femminicidio della moglie e ha ricostruito in maniera dettagliata i momenti precedenti e successivi all’evento, spiegando diversi particolari della tragedia, soprattutto è emerso che la coppia stava divorziando e lui non riusciva ad accettare la fine del matrimonio.
Castellani era evidentemente scioccato e in evidente stato confusionale, così come quando è stato ritrovato a 4 chilometri di distanza dopo aver commesso il delitto, seminudo e con addosso solo pochi abiti sporchi di sangue e diverse lesioni alle mani.
Nei prossimi giorni la Procura della Repubblica di Udine darà il via all’iter per richiedere la convalida del provvedimento restrittivo nel confronti dell’assassino che in questo momento si trova in stato di fermo.