Clara Ceccarelli fu uccisa il 19 gennaio del 2020, mentre stava lavorando nel negozio di scarpe di sua proprietà in pieno centro a Genova.
A colpirla con oltre 100 coltellate fu il suo ex compagno, Renato Scapusi, 59 anni. L’uomo non si era rassegnato alla fine della relazione con Clara, tanto da continuare a tempestarla di telefonate e richieste di denaro. Quella sera la sorprese mentre era impegnata a lavorare e la colpì a morte. Scapusi fu fermato poco dopo, mentre tentava di togliersi la vita, e arrestato con l’accusa di omicidio.
Era il 19 gennaio del 2020 quando Clara Ceccarelli, 69 anni, venne uccisa a coltellate mentre stava lavorando nel suo negozio di scarpe a Genova. A colpirla, con oltre 100 coltellate, fu il suo ex compagno, Renato Scapusi, 59 anni. L’uomo è stato accusato di omicidio, e la Corte d’Assise di Genova gli ha inflitto una condanna all’ergastolo.
Clara Ceccarelli era spaventata da Scapusi, al punto da organizzare il suo funerale.
Qualche ora fa i giudici della Corte d’Assise di Genova hanno confermato la condanna all’ergastolo per Renato. Esclusa però l’aggravante della premeditazione. Secondo quanto riferito dai giudici, l’imputato avrebbe agito d’impeto, non pianificando il delitto della sua ex compagna. L’uomo è stato condannato anche per rapina, perché avrebbe rubato il portafogli della Ceccarelli, dopo averla uccisa.
La vittima aveva cercato di aiutarlo a uscire dal tunnel della ludopatia. Quando aveva compreso di non riuscirci, aveva deciso di lasciarlo. A quel punto Scapusi aveva iniziato a perseguitarla, fino a quel drammatico giorno di 2020, quando ha messo fine alla sua vita.
Il 12 luglio scorso un’altra tragedia ha colpito la famiglia di Clara Ceccarelli. Il figlio della 69enne, disabile dalla nascita, è deceduto all’ospedale Galliera di Genova. Mauro Risone aveva 42 anni. Dopo la morte della mamma, viveva con il nonno, secondo marito della mamma di Clara. Risone era affetto dalla nascita da una grave patologia degenerativa. Dopo la sua morte è stato aperto un fascicolo d’indagine per omicidio, per chiarire le cause del decesso.
Il 3 luglio era arrivato in ospedale, dove era morto 9 giorni dopo. Stando a quanto si legge nella cartella clinica del pronto soccorso del nosocomio ligure – come riferisce Genovatoday – nello stomaco della vittima erano state riscontrate delle ulcere, provocate presumibilmente da sostanze caustiche.
Potrebbe quindi aver bevuto una sostanza tossica che lo ha ucciso nel giro di pochi giorni. I risultati dell’esame autoptico serviranno a chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti indagano su due filoni: il primo è quello del movente economico. Risone potrebbe essere stato ucciso per intascare la sua eredità. Il secondo è quello di un presunto atto di bullismo, da un gruppetto del paese, che potrebbe avergli fatto bere la sostanza che poi lo ha ucciso.
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