Il femminicidio rappresenta molto spesso l’apice di un comportamento intimidatorio, di pressione psicologica e aggressioni fisiche. Purtroppo ancora oggi, continua a rivestire le prime pagine dei quotidiani. Ma qual è la situazione del femminicidio in Europa? Quali sono le differenze con l’Italia? Da un’attenta analisi dei dati, ciò che emerge in prima istanza è che, a dispetto del percepito comune, nel Bel Paese si muore meno che in altri Stati Europei. Ciò non toglie, che in Italia le donne che muoiono di femminicidio siano ancora troppe.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cronaca/2017/09/15/femminicidio-in-italia-i-dati-ufficiali-non-esistono-le-associazioni-non-sono-liti-in-famiglia-ma-violenza-bisogna-aiutare-nel-post-denuncia/184359/” testo=”Femminicidio in Italia, i dati ufficiali? Non esistono”]
Femminicidio: Europa e nord America VS Italia
Nonostante ogni giorno i telegiornali e le principali testate giornalistiche raccontino di casi di assassini di donne, secondo l’analisi condotta dall’United Nations Office on Drugs and Crime, il tasso di femminicidio in Italia è inferiore rispetto a quello di tutti gli altri Paesi coinvolti nella ricerca, ovvero 32 nazioni, tra Europa e Nord America e naturalmente l’Italia. Ovviamente ciò non significa che il femminicidio in Italia non sia un problema: nel nostro Paese, infatti, nel periodo 2004-2015 sono stati registrati 0,51 omicidi volontari ogni 100 mila donne residenti, contro la media di 1,32 dei dati raccolti dall’UNODC. Anche se il fenomeno è in lieve diminuzione, ovvero un -5% rispetto al precedente quinquennio 2006-2010, non si può certo considerare un’emergenza risolta.
Un altro dato rilevante riguarda l’artefice dell’omicidio: l’Italia si colloca nella migliore posizione per femminicidi compiuti dal partner o dall’ex (0,23 ogni 100mila donne residenti). Negli altri Paesi coinvolti nello studio questo dato è decisamente più alto: si registra una media generale dello 0,52. Tuttavia, i compagni o mariti rimangono i principali esecutori di femminicidi in Italia.
Al di fuori dei confini Europei, i Paesi più pericolosi per le donne sono gli Stati Uniti e la Russia, mentre in Europa, la Norvegia, Albania e Grecia sono gli unici Paesi in cui i femminicidi non sono diminuiti rispetto al quinquennio 2006-2010.
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