Uccidere un animale per gioco. È quanto accaduto allo zoo di Jihlava, cittadina a 130 chilometri a sud di Praga, in Repubblica Ceca, dove un esemplare di fenicottero rosa è stato ucciso a sassate e calci da tre bambini, dai 5 agli 8 anni, che hanno scavalcato la recinzione e si sono scagliata contro l’animale fino a ucciderlo. I tre hanno preso di mira il gruppo, hanno lanciato pietre e oggetti e li hanno finiti a calci solo per gioco: oltre all’esemplare morto, un maschio 16 anni padre di otto piccoli e sopravvissuto all’alluvione di Praga del 2002, si conta anche un altro fenicottero gravemente ferito. I bambini sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza e due di loro sono stati fermati, ma non sconteranno alcuna pena vista la loro tenera età e la mancanza di un reato specifico: a pagare saranno i genitori che se la caveranno con un semplice rimborso di 1.500 euro. “Sono allibita dalla brutalità di questo attacco”, ha commentato Elizabeth Kubikova, direttrice dello zoo.
Il caso del fenicottero rosa dello zoo ceco è solo l’ultimo di una serie di attacchi violenti verso gli animali negli zoo da parte di semplici visitatori ma anche di bracconieri, come il caso dello zoo di Parigi dove un rinoceronte è stato ucciso per il suo corno.
La vicenda dello zoo di Jihlava è, se possibile, anche peggiore e non solo per l’età dei violenti ma anche per la mancanza di rimorso per quanto accaduto, come hanno raccontato gli agenti che li hanno fermati e interrogati. Nessun sentimento di pietà dunque ha scosso i bambini che hanno pensato di divertirsi ammazzando un animale indifeso.
Dopo il caso dell’orso ucciso durante la fuga in Germania, o quella dell’ippopotamo Gustavito ucciso in un zoo in El Salvador, questa vicenda ha portato alla ribalta il problema degli zoo.
Le associazioni animaliste chiedono da tempo la loro chiusura, almeno per come sono pensati. In realtà, gli zoo sono spesso l’ultima frontiera per la salvaguardia di specie a rischio, come nel caso del Dvur Kralove nad Labem, sempre in Repubblica Ceca, che ospita una colonia di venti esemplari di rinoceronti neri e bianchi, di cui alcuni già reinseriti in natura in Africa: le autorità locali stanno valutando di tagliare i corni in modo da risparmiarli dagli attacchi dei bracconieri.
Il caso dello zoo in Repubblica Ceca mostra semmai la mancanza totale di un’educazione ambientale e forti carenze a livello generale: come è possibile che dei bambini così piccoli abbiano trovato divertente uccidere a calci un animale? Associazioni ed esperti sono concordi: senza le basi educative ogni piano di salvaguardia e protezione degli animali perde la sua forza. Bisogna investire nei bambini, farli aprire alle diversità del mondo e farli crescere nel rispetto della natura, anche degli animali dietro le sbarre di uno zoo.