Da qualche tempo stiamo assistendo ad un’ondata di novità su molte norme a cui, più o meno, ci eravamo abituati. Tra le innovazioni apportate al Governo Renzi troviamo una particolare precisazione, introdotta ad Ottobre 2015, che va a sfavore dell’automobilista sottoposto al fermo amministrativo della sua vettura. Per liberare l’auto dalle ganasce fiscali bisognerà pagare tutta la sanzione in una volta sola.
In qualche detto popolare si dice “Cornuti e Mazziati” nel senso che il cittadino, a causa di questa modifica voluta dal Governo Renzi, non potrà, come accadeva fino ad ora, liberare la sua auto dalle ganasce fiscali pagando subito la prima rate e poi regolarizzando le altre rate nel tempo ma, dall’Ottobre scorso, per riavere l’auto, si dovrà pagare tutta la sanzione. Quindi, o si aspettano sei anni oppure bisognerà pagare tutto in una sola volta.
Il fermo, attenzione, può essere posto sulla vostra auto per non aver pagato qualsiasi tipo di tassa, dalle più “importanti” a quelle meno rilevanti. Con questo aggiornamento del decreto, si favorisce, non poco, il fisco e si sfavoriscono, tantissimo – come solito – gli italiani.
In sostanza, lo Stato, oltre ad andare contro gli interessi del cittadino va a favore, ancora una volta, delle banche: il cittadino che vuole indietro la sua vettura, sarà costretto, se non ha i soldi subito a disposizione, a rivolgersi ad un istituto di credito per pagare Equitalia. L’alternativa sarebbe quella di aspettare sei anni. In questo periodo di tempo cosa dovrebbe fare un cittadino? Inoltre, in tutto questo tempo l’auto perderà valore e una volta che il fermo sarà sbloccato l’automobilista non potrà nemmeno sperare di riavere i soldi con la vendita dell’auto bloccata.
Basterebbero delle piccole accortezze, delle precisazioni che potrebbero migliorare il rapporto cittadino-fisco-governo.