Nervi tesi in casa Ferrari: il GP del Brasile, penultima prova del mondiale di Formula 1 2019, ha lasciato in dote un doppio ritiro a causa del contatto tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc, ma soprattutto una rivalità tra i piloti del team di Maranello impossibile da nascondere e difficile da gestire per il team principal Mattia Binotto anche in ottica 2020 quando i due, per forza di cose, saranno chiamati a riportare la Rossa alla conquista di un mondiale che manca ormai da più di dieci anni.
La gara di Interlagos, per la Ferrari, aveva un valore quasi simbolico: con il mondiale costruttori finito nelle mani Mercedes già da qualche gara e Lewis Hamilton a prendersi quello piloti nello scorso round ad Austin, i due piloti erano chiamati a correre solo per il successo di tappa e per cercare di conquistare il terzo posto nel campionato piloti. A pochi giri dalla fine, con le carte rimescolate dall’ingresso della safety car per il ritiro di Valtteri Bottas, Vettel e Leclerc si sono trovati ruota a ruota: il monegasco ha effettuato il sorpasso in curva 1 subendo poi il ritorno del tedesco che prima lo ha affiancato per poi spostarsi leggermente verso sinistra nel tentativo di mettersi davanti al compagno. In quel momento, però, la ruota posteriore sinistra del tedesco ha toccato l’anteriore destra del monegasco provocando la foratura di entrambe e portando le due Ferrari a un doppio ritiro che nessuno all’interno della scuderia aveva previsto lasciando così a Max Verstappen con la Red Bull di cogliere il terzo successo stagionale, affiancato sul podio dalla Toro Rosso di Pierre Gasly e dalla McLaren di Carlos Sainz, favorito dalla penalità inflitta a Lewis Hamilton per aver speronato Alexander Albon.
Un vero e proprio harakiri Ferrari quello andato in scena in Brasile con i due piloti che, almeno nelle interviste post gara, hanno cercato di mantenere bassi i toni rimandando alle segrete stanze di Maranello il confronto. “Eravamo in lotta, una lotta aggressiva; alla chicane della curva 1 sono uscito meglio, poi pensavo di essere già passato e non so perché ci siamo toccati. Se ho chiuso Charles? Io andavo dritto“ sono state le parole di Vettel ai microfoni di Sky. Più criptico, invece, il monegasco che si è trincerato dietro dichiarazioni di facciata che celano poco o niente la volontà di approfondire la questione in separata sede: “L’episodio sarà da analizzare col team, siamo dispiaciuti. Io lo avevo sorpassato, mi sono messo all’interno, lui è andato lì e c’ero io, così ci siamo toccati. Responsabilità? Non vorrei parlarne. Alla fine siamo maturi per capire che queste cose capitano, era il momento sbagliato perché stavamo lottando per il terzo posto” ha sottolineato. Meno tenero, invece, Mattia Binotto, team principal della Ferrari, che non ha risparmiato critiche ai suoi due piloti: “Si devono rendere conto che hanno danneggiato la squadra e così non va bene. Non voglio giudicare ora chi ha sbagliato o meno, lo faremo vedendo i video. Daremo un segnale forte ai piloti per far capire che non si fa così” ha chiarito dimostrando come, in Ferrari, le acque siano tutt’altro che calme.
Un episodio, quello del Brasile, che rappresenta solo l’ultimo di una serie di incomprensioni che hanno visto i due piloti della Ferrari protagonisti in pista con vicende alterne. Già alla seconda gara della stagione, in Bahrain, era stato Leclerc a disobbedire a un ordine del team – che gli imponeva di rimanere dietro a Vettel – superando il compagno di squadra mentre poi, in rapida sequenza, grazie anche alla ritrovata competitività della SF90, c’era stata la polemica di Monza con il monegasco a sfruttare la scia del tedesco senza poi ridargliela nel momento decisivo delle qualifiche e la rivincita del quattro volte campione del mondo a Singapore, superando il compagno di squadra durante la sosta ai box approfittando della situazione e beffandolo poi anche in Russia con una partenza perfetta proprio grazie alla scia concessa da Leclerc senza però ridare la posizione al suo giovane collega che, alle sue spalle, masticava amarissimo. Quello di Interlagos è stato, forse, l’ultimo episodio di una stagione vissuta sulle montagne russe e caratterizzata dalla voglia, da parte di entrambi, di primeggiare sull’altro.
Una situazione piuttosto intricata quella tra il quattro volte campione del mondo e il giovane Leclerc, già nella storia della Ferrari per essere diventato – con il trionfo in Belgio – il più giovane pilota nella quasi centenaria avventura del Cavallino a vincere una gara del mondiale di Formula 1. Una rivalità che ha toccato l’apice proprio nella gara brasiliana e che, in ottica 2020, dovrà essere gestita dal team principal Binotto nel migliore dei modi; la strategia della Rossa, in questa stagione, è stata quella di lasciar liberi i piloti di correre con il monegasco a dimostrare, con 2 vittorie e ben 7 pole position all’attivo, di potersi giocare le proprie chance iridate e il tedesco, tornato alla vittoria a Singapore dopo un digiuno di oltre un anno, pronto a cogliere forse la sua ultima occasione al volante della Rossa per coronare il proprio sogno. Un duello che, per la prossima stagione, promette già scintille e che i tifosi della Ferrari sperano possa riportare la scuderia di Maranello di nuovo sul tetto della Formula 1 interrompendo così lo strapotere Mercedes.
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