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Ferrari e McLaren sono da sempre grandi rivali nel mondo della Formula 1. La rivalità tra questi due marchi prestigiosi è sempre stata storica e culminò quando due grandi nomi della F1 non smettevano di darsi battaglia un secondo in pista: Michael Schumacher e Mika Hakkinen, il primo sulla Rossa, il secondo sulla Freccia d’Argento. Da qualche anno, oltre a sfidarsi sempre in Formula 1, Ferrari e McLaren si sfidano anche su strada visto che il costruttore di Woking ha portato a termine il suo progetto: realizzare auto stradali. E da quando il marchio con il Boomerang ha lanciato la MP4-12C sono apparsi nuovi modelli in gamma: la 650S e la più esclusiva P1. E’ proprio quest’ultima che trova come rivale più diretta la Ferrari LaFerrari.
Qual è la migliore? Chi è più veloce? Il mito di Maranello si inchinerà di fronte alla precisione chirurgica inglese oppure la P1 si dimostrerà meno arrabbiata rispetto alla sua concorrente modenese? Difficile dirlo senza mettersi dietro il volante di questi pezzi di ingegneria, ma per farvi capire le differenze tra questo duo Italia-Inghilterra, andiamo a fare un approfondimento su quello che riguarda il mondo LaFerrari e P1 per sapere veramente dove e quali sono le differenze.
Estetica
LaFerrari
Con le sue linee abnormi, imponenti e taglienti come la lama di un coltello, la LaFerrari non può che fare scena ovunque vada. Il top di gamma Ferrari incarna appieno il concetto di sportività e si mantiene sulla stessa lunghezza d’onda della Enzo, auto che sostituisce “spiritualmente.” Appendici aerodinamiche, ala posteriore mobile, specchietti retrovisori laterali che spuntano dal nulla e uno sguardo temibile. Non mancano di certo i quattro tubi di scarico in pieno stile Ferrari e, ovviamente, il motore in bella vista protetto da una parte vetrata in posizione posteriore.
P1
La P1 invece di colpire per il suo stile cattivo e pronto all’attacco, colpisce di più per la sua sobrietà. Intendiamoci, abbiamo sempre davanti agli occhi una hypercar che lascia a bocca aperta chiunque la veda passare davanti a sé, ma è un concetto diverso rispetto a LaFerrari: le linee della P1 sono più armoniose e arrotondate che non fanno sembrare ogni angolo della carrozzeria una lama. Ad esempio i fari anteriori sono a goccia, la parte centrale della fiancata presenta una forma quasi ovale, il posteriore sembra quasi ispirarsi al fondoschiena di una modella e l’ala posteriore mobile ci fa capire che è in grado di generare tanto carico aerodinamico una volta alzata. Anche in questo caso il propulsore è custodito nel retro.
Interni
LaFerrari
In entrambi i casi non aspettatevi sedili di lusso o portabevande. Qui si respira l’odore delle corse. LaFerrari si distingue subito per il volante quadrato forse un po’ troppo ingombrante. Al centro del quadro strumenti si trova il contagiri digitale con due display laterali e le bocchette dell’aerazione si trovano alle due estremità della parte del conducente. I sedili sono realizzati su misura del cliente e quindi sarà difficile trovarne uno uguale all’altro.
P1
Ancora una volta, l’atmosfera nella P1 si fa più sobria. L’inglese adotta uno sterzo semplice e facile da impugnare e più in avanti si trova il contagiri digitale che si estende orizzontalmente in tutta la lunghezza del quadro strumenti. La consolle centrale è minimalista e tutta in fibra di carbonio, come la maggior parte delle componenti che equipaggiano la P1. Anche i sedili dell’inglese sono, sì sportivi, ma più discreti rispetto alla biposto modenese. Sia LaFerrari che la P1 adottano portiere che si aprono verso l’alto per garantire una certa teatralità.
Motore
LaFerrari
Il duo di hypercar sia somiglia anche per quanto riguarda la tecnica del loro propulsore: entrambi i motori sono ibridi. Ma le somiglianze si fermano qui. In effetti LaFerrari ha posizionato nel retro un V12 6.3 litri da 800 cv. Ma grazie ad un motore elettrico la potenza massima raggiunge quota 963 cv e oltre 900 Nm di coppia. L’italiana accelera da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, da 0 a 200 in meno di 7 secondi e da 0 a 300 in 15 secondi netti per una velocità massima di oltre 350 orari.
P1
Più “convenzionale” il motore della P1 visto che si tratta dell’unità V8 3.8 litri biturbo che muove anche la MP4-12C, anche se nel caso della hypercar l’unità è stata aggiornata e unita ad un motore elettrico. L’otto cilindri sovralimentato sprigiona 737 cv mentre grazie al motore elettrico da 179 cv la potenza massima aumenta fino a 916 cv e 980 Nm di coppia. Stesse prestazioni (o quasi) della rivale italiana con uno 0-100 in meno di 3 secondi, 0-200 in meno di 7 secondi e 0-300 in 17 secondi. La top speed è limitata a 350 orari.
Prezzo
Anche se tutti gli esemplari di LaFerrari e P1 sono stati già venduti in un battito di ali (499 per l’italiana e 375 per l’inglese) parlare di prezzi in questi casi fa sempre sognare. Entrambe le hypercar infatti presentavano un prezzo di oltre un milione di euro, ma chi voleva portarsi la LaFerrari si doveva svegliare presto, nonché essere un ottimo cliente Ferrari visto che la domanda ha superato il doppio degli esemplari disponibili mentre McLaren ha messo un po’ più di tempo per completare l’agenda “P1”.
Conclusione
Lo avrete capito: LaFerrari e P1 hanno prestazioni pressoché uguali, anche se per arrivarci utilizzano vie diverse. Chi sceglierà l’una, chi sceglierà l’altra? Chi ama ascoltare il sound del V12 aspirato urlare a 9.000 giri e sentirsi una star a bordo prediligerà la LaFerrari, chi invece preferisce sentire il suono delle turbine e sedersi a bordo di una sportiva dal look serio, ma non meno appariscente sceglierà la P1. Siamo sicuri che Batman l’avrà già scelta, specie nera.
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