Ci sono alcuni telefilm che hanno successo per la qualità delle storie, altri per le scene d’azione, altri ancora per la popolarità degli attori. Poi ce ne sono altri che scalano le classifiche dell’audience per l’ambientazione. Un misto ben indovinato di atmosfere, colori, luci, musiche e costumi che per qualche ragione fanno presa sul pubblico. Miami Vice fu uno di questi telefilm. Glamour e alla moda. Merito anche, da un certo punto in poi, della Ferrari Testarossa.
Miami Vice andò in onda negli Stati Uniti dal 1984 al 1989. Quasi rischiò di essere cancellato al termine della prima stagione a causa degli scarsi ascolti, ma questi si risollevarono durante le repliche e dalla seconda serie in poi il telefilm diventò un grande successo. Genere poliziesco, narra le vicende di due detectives in servizio nella grande città della Florida. Protagonisti Don Johnson e Philip Michael Thomas.
A noi ora interessa l’auto. La Testarossa non fu utilizzata subito. Nelle prime due stagioni e fino all’inizio della terza la produzione mise insieme una brutta replica della Ferrari Daytona Spider 365 GTS/4, costruita in qualche modo sul telaio di una Corvette. A Maranello non la presero bene e minacciarono azioni legali. Alla fine le parti arrivarono ad un accordo che comprendeva la donazione di due esemplari della Testarossa per l’uso nella produzione. Bianca e assolutamente “cool”.
La vera Ferrari Testarossa venne presentata nel 1984, sostituiva la 512 BB, dalla quale ereditava la meccanica. Il nome era un richiamo alla celebre 250 Testa Rossa del 1957, una barchetta la cui versione da corsa vinse le gare più importanti alla fine di quel decennio, in particolare per tre volte la 24 ore di Le Mans. Fu uno dei modelli più rari, costruito in soli 34 esemplari, uno dei quali detiene il record di prezzo ad un’asta, 39,8 milioni di dollari nel 2015.
La Testarossa (tutto attaccato) degli anni Ottanta montava il collaudato motore boxer della BB, che voleva dire appunto Berlinetta Boxer. Era un possente V12 4.9 che erogava 390 cavalli. Per questo modello la casa di Maranello volle puntare molto sul lusso degli interni. Ma anche il design esterno di Pininfarina era volto a catturare l’attenzione. Di conseguenza fu un modello molto popolare, relativamente ai numeri di questa marca: ne vennero infatti prodotti circa diecimila esemplari.
La sua ultima evoluzione invece è abbastanza rara, prodotta in un’edizione limitata di 500 esemplari. Fu la F512 M. Uscì nel 1994. Motore potenziato a 440 cavalli e vettura più leggera di 60 Kg, raggiungeva 315 Km/h e accelerava da 0 a 100 in 4″7. Ancora oggi è molto ricercata dai collezionisti.
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