Non ci sono buone notizie per il genere umano, se analizziamo le nuove allerte degli esperti sulla qualità dello sperma negli uomini occidentali. Lo sperma umano è sempre peggiore, la sua qualità si abbassa di anno in anno. Calano gli spermatozoi e di conseguenza cala la fertilità.
Il genere umano è davvero a rischio?
Gli esperti affermano che il genere umano potrebbe estinguersi molto presto se non si inverte la tendenza innescata finora. Uno studio condotto su 124.000 uomini che frequentano cliniche per la fertilità in Europa e negli Stati Uniti mostra una riduzione della qualità dello sperma di quasi il 2% all’anno.
Una ricerca separata si è concentrata su 2.600 donatori di sperma occidentali ma il risultato è stato simile. Un altro studio fondamentale messo a punto lo scorso anno mostra una riduzione del 59% nella conta degli spermatozoi degli uomini in occidente dal 1973 al 2011.
A cosa è dovuto l’abbassamento della qualità degli spermatozoi umani?
Gli esperti danno la colpa alle sostanze chimiche e agli stili di vita moderni. La qualità dello sperma sta diminuendo rapidamente perché gli uomini mangiano troppi cibi di bassa qualità e non fanno abbastanza attività fisica. Almeno questo è quanto dicono i ricercatori che hanno reso pubblici i dati degli studi alla conferenza annuale dell’American Society for Reproductive Medicine, a Denver, in Colorado.
Già l’anno scorso i medici avevano lanciato l’allarme sulla bassa qualità e quantità di sperma prodotto dalle nuove generazioni. Gli esperti oggi ribadiscono che l’obesità e lo stile di vita sedentario siano la causa della bassa qualità dello sperma. Ma lanciano l’allarme anche sull’esposizione alle sostanze chimiche nell’ambiente che interferiscono con gli ormoni.
Ashley Tiegs, dottoressa relatrice alla conferenza a Denver, ha ribadito che il problema dell’infertilità maschile umana è globale: ”Il calo della qualità dello sperma è probabilmente guidato da fattori ambientali come il fumo, lo stress, l’obesità e le esposizioni alle sostanze chimiche nelle materie plastiche”.