Dopo le polemiche seguite alla campagna per il Fertility Day e le critiche di razzismo per la foto di apertura dell’opuscolo informativo relativo al ”giorno della fertilità”, non c’è pace per la ministra Beatrice Lorenzin che su Facebook inanella un’altra gaffe.
Nel post apparso sul suo profilo, il ministro annuncia di aver dato mandato per attivare “il procedimento disciplinare e quello per la revoca dell’incarico dirigenziale nei confronti del responsabile della direzione generale della comunicazione istituzionale del suo Dicastero che ha curato la redazione e la diffusione del materiale informativo“. Solo che nella premessa il ministro si aggancia alle “polemiche relative alle accuse di razzismo rivolte al Ministero della Salute per un’immagine contenuta in uno degli opuscoli divulgativi sulla prevenzione della fertilità predisposti per il Fertility Day”.
Ad ogni modo la Lorenzin nel giorno del Fertility Day ha voluto ribadire alcuni concetti base: “Il Fertility Day è diretto a chi neppure sa cos’è la fertilità: ai giovani, uomini e donne, che non si pongono il problema. Ci sono stili di vita che influenzano la fertilità: la campagna li mette in luce, incentrando il discorso sulla prevenzione. Non è una campagna sulla natalità, ma su ciò che ci sta prima“. E ancora, smorzando in qualche modo la polemica: “La campagna era brutta tant’è che, quando l’ho vista, ho detto: cambiamola. E’ evidente che c’è stato qualche errore, se si è scatenato tutto questo clamore. Chi è responsabile della foto va a casa. La foto è diversa da quella che abbiamo vidimato, chi è responsabile va a casa, si assumerà le sue responsabilità“.