Festa della Donna? Che l’8 marzo sia dedicato a tutte le Donne speciali

Se dico 8 marzo cosa vi viene in mente? Ecco sì esatto, proprio quello, la festa della Donna. No però aspettate un attimo. Io non intendevo la festa della donna quella da mimose e rimpatriate femminili in locali assurdi con tanto di striptease. Eh sì, perché voi dovete sapere che noi donne durante quelle serate abbiamo visto cose che voi umani non potete immaginarvi… Suddai, chi è senza peccato scagli la prima pietra!

Gruppi di donne che aspettano intrepide il bel fustaccione pronto a spogliarsi e farsi incremare… E poi ci sono quelle come me che ovviamente si nascondono e pregano di non essere chiamate per lo spettacolino. Perché ahimè lo spogliarellista ha bisogno di un’assistente e sono tutte lì a sgomitare per chi si aggiudicherà il posto da “incrematrice” della serata. La scena più bella però arriva quando ad una certa ora vengono aperte le gabbie. Lo spogliarellista va via lucido come una balena grazie ai due chili di Nivea, e si aprono le porte agli uomini. Ecco, qui mi fermo e lascio continuare alla vostra immaginazione!

Preferisco proseguire parlando della festa della Donna come un giorno in cui sentirsi speciali e Donne ancora più del solito. É vero che donne si nasce, ma è anche vero che Donne si diventa. Si diventa figlie, mamme, mogli, sorelle, zie, si diventa forti, si diventa mature, si diventa coraggiose, si diventa capaci… Capaci di sbagliare, capaci di soffrire, capaci ridere, capaci di lottare, capaci di rischiare, capaci di amare, capaci di sorprendere, capaci di intuire…

Come dice Fiorella Mannoia “siamo così dolcemente complicate“… É vero, siamo talmente complicate che spesso nemmeno noi ci capiamo, ma noi donne siamo la linfa vitale di questo mondo. Tutte diverse ma tutte ugualmente speciali e accomunate dal fatto di essere Donne.

Alcune sono riuscite a lasciare un segno nella storia sempre apparentemente dominata da uomini: da quelle impegnate in politica, come Indira Gandhi e Margaret Thatcher, alla rivoluzionaria Giovanna D’Arco, al premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, a Jane Austen che con il suo “Orgoglio e Pregiudizio” ha fatto appassionare alla lettura intere generazioni, alla femminista francese Simone de Beauvoir, alla pittrice Frida Kahlo, alla celebre Madonna che con il suo “Like a virgin” ha sdoganato l’idea della donna più sensuale, a Mary Quant che ha permesso a tutte noi di mettere in mostra le gambe con la prima minigonna, fino a Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”, film che ha fatto sognare milioni di donne.

Altre, invece, meno conosciute ma non per questo meno importanti, lasciano il segno nelle vite di chi li circonda ogni giorno. Io ad esempio ho la fortuna di avere accanto a me ogni giorno una sorella che è l’unica che vorrei se già non lo fosse… Una donna dalla forza rara, dalla quale imparare giorno dopo giorno.

Dedico a lei e a tutte le donne questo pensiero, con la speranza che la forza di noi donne si faccia sentire sempre di più.

E voi a chi dedicate la giornata della festa della donna?

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