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Si è celebrato il 69° anniversario della Festa della Repubblica con una cerimonia che è iniziata alle 9.15 all’Altare della Patria a Roma con l’alzabandiera solenne e l’omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Milite Ignoto. Dopo la sfilata di protocollo lungo i Fori imperiali, dove cinquanta ombrelli tricolore, realizzati da altrettanti alunni dell”Elsa Morante’ di Roma secondo un progetto di Alexander Jakhnagiev, è arrivato il momento di alzare gli occhi nei cieli di Roma per vedere lo spettacolo dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, al termine della cerimonia. Non sono mancate le polemiche, come l’appunto su Facebook fatto da Salvini ”2 giugno: Renzi protagonista della parata dell’ipocrisia. Con i due marò ancora prigionieri, non c’è niente da festeggiare”, ma non sono mancate nemmeno le manifestazioni antimilitariste per celebrare la Repubblica.
Dopo l’arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella – che festeggia anche il suo primo 2 giugno da quando è stato eletto – e il saluto alle autorità davanti a Renzi (che ha seguito la parata senza applaudire), e la deposizione della corona di alloro all’Altare della patria, la pattuglia acrobatica delle Frecce tricolori ha sorvolato in formazione mentre la banda militare suonava il Silenzio in ricordo dei caduti italiani di tutte le guerre. Un applauso ha salutato il passaggio dei velivoli.
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Le parole di Mattarella ”Nel celebrare il 69° anniversario della Repubblica, rivolgo anzitutto il mio pensiero deferente alla memoria dei militari italiani che hanno perso la vita al servizio della Patria. Ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l’Italia una nazione libera, democratica e in pace. Oggi, in Paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a popolazioni sofferenti che nella presenza delle Forze Armate italiane ritrovano la fiducia nel futuro e la speranza per un mondo migliore”, scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. ”Il loro sacrificio – aggiunge Mattarella – costituisce risorsa morale delle nostre Forze Armate. Un bene prezioso che avvertiamo maggiormente quando, come in questo periodo, assistiamo ad ingiustizie e barbarie che pensavamo ormai definitivamente superate. L’Italia intera esprime stima e gratitudine a voi tutti che continuate a mantenere vive le tradizioni militari di dedizione e impegno, a fortificare i valori della Repubblica, ad esaltare l’amore di Patria. Alle grandi sfide emergenti le Forze Armate italiane sanno rispondere con concretezza ed entusiasmo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata, tesa alla razionalizzazione interforze e all’integrazione europea. A voi uomini e donne di ogni Arma e alle vostre famiglie che condividono quotidianamente queste realtà di impegno e di sacrificio, va il plauso incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno prestate la vostra opera di protezione e di assistenza. A voi va egualmente il rispetto dei Paesi amici e della comunità internazionale che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo l’alto valore e l’efficacia. Nel giorno della Festa della Repubblica giungano a tutti voi appartenenti alle Forze Armate di ogni ordine e grado, la gratitudine mia e di tutto il Paese e un fervidissimo augurio”.
Le manifestazioni antimilitariste Sono in molti a contestare la scelta di festeggiare la Repubblica, forma di Governo che stabilisce il primato del civile sul militare, proprio con una parata delle forze armate. Per questo intutta Italia, in questa data, si svolgono manifestazioni antimilitariste. A Roma si è svolto un presidio antimilitarista nei pressi dell’ex aeroporto di Centocelle, vicino al Coi (Comando operativo interforze), ”una base militare – denunciano i manifestanti – piantata in mezzo ad uno dei territori più popolosi di Roma”. Circa 300 persone si sono ritrovate in Piazza dei Consoli, per manifestare contro ”la guerra nel Mediterraneo, la Nato, le spese militari e la guerra ai migranti”. Nel pomeriggio il corteo è previsto da largo Agosta a piazza Perestrello. ”Cos’ha da festeggiare – recita l’annuncio degli organizzatori – questa Repubblica? I 4 morti al giorno sul lavoro? Le tasse investite nelle spese militari mentre non si arriva a fine mese? I nostri quartieri che assomigliano sempre più a scenari di guerra?”. All’ex Snia si terrà un concerto degli Assalti frontali organizzato dal forum territoriale permanente ‘Parco delle energie’. ‘No spese militari, più parchi, zero F25’, lo slogan della manifestazione. A Genova l’appuntamento è in via parco del Peralto con un presidio “da mattina a sera”, mentre a Milano, al parchetto di via San Dionigi dalle 15 fino a notte si tiene un presidio che in serata si trasformerà in un concerto.
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