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Nomi a sorpresa nell’albo d’oro del Festival di Berlino 2017: i vincitori della 67^ edizione della rassegna cinematografica tedesca sono tutti fuori dal circuito mainstream, a cominciare dall’ungherese On Body and Soul (titolo originale l’impronunciabile Testről és lélekről) di Ildikó Enyedi che ha vinto l’Orso d’oro per il miglior film. Rimaste a bocca asciutta, quindi, le star hollywoodiane che avevano fatto passerella al Berlinale Palast sperando in qualche riconoscimento, da Richard Gere, primattore di The Dinner di Oren Moverman (nel cast anche Laura Linney, Steve Coogan e Rebecca Hall), a Kristin Scott Thomas, protagonista di The Party di Sally Potter, senza trascurare l’altrettanto atteso Django. Ovviamente tutti questi film trascurati dalla giuria presieduta da Paul Verhoeven si prenderanno una scontata rivincita al botteghino, ma questa è un’altra storia.
Detto quindi dell’Orso d’oro di On Body and Soul (una bizzarra storia d’amore ambientata in un mattatoio a Budapest) gli altri principali vincitori del Festival di Berlino 2017 sono il finlandese Aki Kaurismäki, miglior regia per The Other Side of Hope (storia semiseria di un rifugiato siriano che si ritrova involontariamente a Helsinki tra mille peripezie) e il francese Félicité del franco-senegalese Alain Gomis, a cui è andato il Gran Premio della Giuria, mentre i premi riservati ai migliori attori sono finiti nelle mani del tedesco Georg Friedrich per Helle Nächte e della sud coreana Kim Min-Hee per On the Beach at Night Alone’.
Ulteriori importanti riconoscimenti sono andati ai cileni Sebastián Lelio e Gonzalo Maza, miglior sceneggiatura per Una Mujer Fantástica (pellicola premiata pure con il Teddy Award che spetta al miglior film con tematiche LGBT), e alla rumena Dana Bunescu, miglior contributo artistico per Ana, Mon Amour.
E l’Italia? Dopo il trionfo dello scorso anno con Fuocoammare di Gianfranco Rosi, stavolta non c’era alcun nostro rappresentante nella lista dei film in concorso al Festival di Berlino 2017 (unica eccezione l’interessante Call Me by Your Name di Luca Guadagnino nella sezione Panorama). La rassegna tedesca ha trovato comunque il modo di omaggiare il cinema italiano assegnando un meritatissimo Orso d’oro alla carriera alla celebre costumista Milena Canonero, che nel suo ricco palmares vanta già 4 premi Oscar (Barry Lindon, Momenti di Gloria, Marie Antoinette e Grand Budapest Hotel) su 9 nomination.
Festival di Berlino 2017: vincitori di tutte le categorie
Orso d’oro per il miglior film: On Body and Soul di Ildikó Enyedi
Orso d’argento per il miglior regista: Aki Kaurismäki per The Other Side of Hope
Orso d’argento per il miglior attore: Georg Friedrich per Helle Nächte
Orso d’argento per la migliore attrice: Kim Min-Hee per On the Beach at Night Alone
Orso d’argento per la migliore sceneggiatura: Sebastián Lelio e Gonzalo Maza per Una Mujer Fantástica
Orso d’argento, Gran premio della giuria: Félicité di Alain Gomis
Orso d’argento per il miglior contributo artistico: Dana Bunescu per il montaggio di Ana, Mon Amour
Premio FIPRESCI: On Body and Soul di Ildikó Enyedi
Premio Alfred Bauer: Spoor di Agnieszka Holland
Teddy Award: Una Mujer Fantástica di Sebastián Lelio
Miglior documentario: Ghost Hunting di Raed Andoni
Miglior opera prima: Summer of 1993 di Carla Simon
Orso d’oro per il miglior cortometraggio: Cidade Pequena di Diogo Costa Amarante
Orso d’argento, Premio della giuria per il miglior cortometraggio: Ensueno en la pradera di Esteban Arrangioz
Orso d’oro alla carriera: Milena Canonero.