Il Festival di Sanremo 2015 è a rischio terrorismo. Proprio il teatro Ariston potrebbe essere uno degli obiettivi dei jihadisti. Lo dicono più fonti e lo confermano alcune circolari che sono state inviate alle questure italiane e che hanno fatto alzare l’allerta fino ad un livello particolarmente alto. In fin dei conti il Festival di Sanremo è stato sempre considerato una vetrina, che nel tempo ha lasciato adito a varie rivendicazioni. Nella settimana del Festival tutti gli occhi sono puntati proprio su questo evento e non è affatto improbabile che i criminali possano scegliere proprio questo obiettivo.
C’è anche da considerare che la zona di Sanremo è ritenuta particolarmente a rischio per il suo confine con la Francia. In quanto tale, è sempre stata considerata una zona di passaggio di jihadisti che sono diretti in Francia, in Belgio o in Germania.
L’allarme
Nella zona di Sanremo sono stati segnalati due nordafricani. Le fonti li giudicano molto attivi nel sostenere la causa dei fondamentalisti. Il Viminale ha concentrato su di loro una particolare attenzione e starebbe valutando se richiederne l’espulsione dal nostro Paese. In fin dei conti il pericolo non è affatto irrealistico, perché l’Italia è stata oggetto di minacce da parte dei terroristi. Il portavoce dell’Isis in persona, facendo riferimento al terribile attentato presso la redazione di Charlie Hebdo in Francia, ha detto che uno dei prossimi obiettivi sarà quello di conquistare Roma.
Gli esperti antiterrorismo sono convinti che il Festival della canzone italiana, in programma dal 10 al 15 febbraio, possa rappresentare un richiamo a compiere azioni terroristiche. Proprio per questo in Prefettura già si sono tenute delle riunioni tecniche con le forze dell’ordine, per stabilire in maniera precisa il modo in cui garantire la sicurezza della manifestazione e, in generale, di tutta la città in cui essa si svolgerà.
Ad Imperia è stato fissato un summit in Questura e si è deciso di convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal Prefetto. Si vogliono intensificare le attività di sorveglianza, soprattutto badando alle opportunità di prevenzione. La kermesse sanremese potrebbe richiamare azioni criminali e non si vuole correre nessun pericolo, perché, potendo anticipare le intenzioni violente, si possono mettere in atto misure di sorveglianza straordinarie, per evitare disastri, in questo momento in cui l’Europa sembra essere sotto una particolare mira da parte dei jihadisti.