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Il cinema d’autore campeggia sul poster ufficiale del Festival di Venezia 2015: l’immagine simbolo della 72^ Mostra internazionale d’arte cinematografica ritrae infatti Nastassja Kinski, indimenticata icona degli anni ’80, in una scena probabilmente tratta dal celebre Paris, Texas di Wim Wenders, Palma d’oro a Cannes nel 1984. Sul manifesto, che si colloca in una linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre poster precedenti, si scorge in lontananza anche il protagonista del poster dello scorso anno, Jean-Pierre Léaud nei panni di Antoine Doinel, nell’inquadratura finale del film I 400 Colpi di François Truffaut.
Osservati l’uno di seguito all’altro, gli ultimi quattro poster del Festival del cinema di Venezia, dal 2012 al 2015, si offrono allo sguardo dello spettatore come le tessere di un mini-racconto che ciascuno può liberamente interpretare, lasciandosi soprattutto guidare dalle suggestioni evocate dai rimandi e dalle citazioni cinematografiche. Come i precedenti anche il manifesto ufficiale di quest’anno è stato ideato e realizzato da Simone Massi, eccellente disegnatore che ha all’attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri, oltre a essere ritenuto uno dei più importanti autori di cortometraggi di animazione a livello internazionale (non a caso nel 2012 ha vinto il David di Donatello per il miglior corto con ‘Dell’ammazzare il maiale’).
Invece la 54enne Nastassja Kinski, figlia del grande Klaus Kinski e di Ruth Tocki, è ricordata per la sua notevole attività cinematografica in film d’autore, circoscritta prevalentemente tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei ’90. Nella sua filmografia vanno ricordati soprattutto Così come sei di Alberto Lattuada (1978), Tess di Roman Polanski (1979), Il bacio della pantera di Paul Schrader (1982), Un sogno lungo un giorno di Francis Ford Coppola (1982), Un’adorabile infedele di Howard Zieff (1982), Paris, Texas di Wim Wenders (1984), Hotel New Hampshire di Tony Richardson (1984), Maria’s Lovers di Andrej Končalovskij (1984), Harem di Arthur Joffé (1985), Voglia d’amare di Jacques Deray (1987), In una notte di chiaro di luna di Lina Wertmüller (1989), Acque di primavera di Jerzy Skolimowski (1989), L’Alba e Il Segreto di Francesco Maselli (entrambi del 1990), Il sole anche di notte dei fratelli Taviani (1990), La bionda di Sergio Rubini (1992) e Così lontano, così vicino ancora di Wenders (1993).
Ricordiamo infine che la 72^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, diretta ancora una volta da Alberto Barbera, si svolgerà dal 2 al 12 settembre 2015. L’elenco completo dei film in concorso verrà svelato il prossimo 29 luglio durante una conferenza stampa organizzata all’Hotel Excelsior di Roma. A presiedere la giuria sarà il regista messicano Alfonso Cuaron, mentre la madrina sarà Elisa Sednaoui.
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