Assegnati durante la cerimonia finale in Sala Grande tutti i premi del Festival di Venezia 2017: i vincitori delle categorie più importanti sono The Shape of Water di Guillermo del Toro, premiato con il Leone d’oro al miglior film, Xavier Legrand, Leone d’argento per la miglior regia e Premio De Laurentiis per la miglior opera prima, Kamel El Basha (The Insult) e Charlotte Rampling (Hannah), Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile e femminile. Inoltre Foxtrot di Samuel Maoz ha vinto il Gran Premio della Giuria e Martin McDonagh (Tre Manifesti a Ebbing, Missouri) il Premio Osella per la miglior sceneggiatura, mentre il film Sweet Country di Warwick Thornton si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria. Infine il diciottenne americano Charlie Plummer ha portato a casa il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore o attrice emergente.
The Shape of Water è un fantasy romantico ambientata nell’America di Kennedy, in piena guerra fredda. La protagonista del film si chiama Elisa (Sally Hawkins), una giovane donna muta che lavora come donna delle pulizie in un laboratorio scientifico. Elisa è legata da profonda amicizia a Zelda (Octavia Spencer), una collega afroamericana che deve lottare ogni giorno per difendere i suoi diritti, e Giles (Richard Jenkins), il suo vicino di casa omosessuale, discriminato sul lavoro. Un giorno la ragazza scopre che nel laboratorio vive in cattività una creatura anfibia di grande intelligenza e sensibilità (Doug Jones) e se ne innamora, ricambiata. Ma presto la ‘creatura’ diventa oggetto delle mire di americani e sovietici…
La data di uscita di The Shape of Water è l’8 dicembre 2017 negli USA (in Italia, invece, in data da destinarsi).
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Nel ritirare il Leone d’oro, Guillermo del Toro ha tenuto un discorso molto emozionante: ‘Ho 52 anni, peso 110 chili e ho fatto 10 film: arriva perciò il momento in cui capisci che devi rischiare tutto. Si può fare, se resti puro e credi in ciò che fai. Io credo nei mostri. È la prima volta che un regista messicano ottiene questo premio e lo dedico a tutti i filmmaker latinoamericani che sognano di raccontare attraverso il fantasy’. Poi, dopo aver ribattezzato il Leone d’oro ‘Sergio Leone’, ha concluso consegnando al pubblico della Mostra del Cinema di Venezia il suo credo: ‘Credo nella vita, nell’amore e nel cinema’.
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Per quanto riguarda gli altri vincitori del Festival di Venezia 2017, come dicevamo l’esordiente francese Xavier Legrand con Jusqu’à la Garde si è aggiudicato il Leone d’argento per la miglior regia e il premio per la miglior opera prima, mentre il palestinese Kamel El Basha e la diva britannica Charlotte Rampling (quest’ultima per il film italiano Hannah di Andrea Pallaoro) sono stati premiati come migliori attori. Foxtrot dell’israeliano Samuel Maoz (già premiato con il Leone d’oro nel 2009 con Lebanon), ha vinto l’importantissimo Gran Premio della Giuria e Sweet Country di Warwick Thornton il Premio speciale della Giuria (che era presieduta, ricordiamolo, da Annette Bening).
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E l’Italia? Detto del bel riconoscimento ottenuto da Hannah di Andrea Pallaoro grazie all’interpretazione di Charlotte Rampling, il nostro cinema ha vinto pure il premio per il miglior film della sezione Orizzonti con Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, un’interessante pellicola che racconta gli ultimi anni di Christa Paffgen in arte Nico, leggendaria musa di Andy Warhol e voce dei Velvet Underground alla fine degli anni ’60.
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Festival di Venezia 2017: vincitori
LEONE D’ORO per il miglior film: The Shape of Water, di Guillermo del Toro
LEONE D’ARGENTO per la migliore regia: Xavier Legrand per il film Jusqu’à la garde
GRAN PREMIO DELLA GIURIA: Foxtrot, di Samuel Maoz
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile: Kamel El Basha per il film The Insult
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile: Charlotte Rampling per il film Hannah
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente: Charlie Plummer per il film Lean on Pete
PREMIO OSELLA PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA: Martin McDonagh per il film Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: Sweet Country, di Warwick Thornton.
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA ‘LUIGI DE LAURENTIIS’: Jusqu’à la garde, di Xavier Legrand.
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM: Nico, 1988, di Susanna Nicchiarelli
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA: Vahid Jalilvand per il film Bedoune Tarikh, Bedoune Emza
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI: Caniba, di Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE: Navid Mohammadzadeh per il film Bedoune Tarikh, Bedoune Emza
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILE: Lyna Khoudri per il film Les Bienheureux
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA: Dominique Welinski e René Ballesteros per il film Los Versos del Olvido
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Gros Chagrin, di Celine Devaux
PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA: The Prince and the Dybbuk, di Elwira Niewiera e Piotr Rosołowski
PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO: Va’ e vedi (Idi i smotri), di Elem Klimov
VENICE VIRTUAL REALITY – MIGLIOR FILM: Arden’s Wake (Expanded), di Eugene YK Chung
VENICE VIRTUAL REALITY – MIGLIOR ESPERIENZA: La Camera Insabbiata, di Laurie Anderson e Hsin-Chien Huang
VENICE VIRTUAL REALITY – MIGLIOR STORIA: Bloodless, di Gina Kim
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2017: Robert Redford e Jane Fonda
JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2017: Stephen Frears
SOUNDTRACK STARS: Andrea Guerra.
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