Il programma del Festival del Cinema di Venezia di oggi, 3 settembre. In concorso Monica di Andrea Pallaoro e Argentina 1985.
Nella giornata di oggi al Festival del Cinema di Venezia, occhi puntati sui film in concorso ‘Monica‘, del regista italiano Andrea Pallaoro, e ‘Argentina 1985‘ di Santiago Mitre.
Dopo l’arrivo del cast di un altro grande del nostro cinema, Luca Guadagnino, nella giornata di ieri, oggi spazio per il cineasta italiano Andrea Pallaoro. Si, perché se ‘Bones and All’ sembra essere uno dei film in concorso candidati, favoriti per aggiudicarsi il Leone d’Oro, l’attesa c’è, e come, anche per ‘Monica‘.
Il registra trentino, che ha già dichiarato appena sbarcato al Lido di aver un legame incredibile con la sua terra – nonostante viva a migliaia di km di distanza – si è presentato sul red carpet con meno urli da parte dei fan, ma con la medesima autorevolezza degli altri colleghi.
Nella giornata di ieri gli occhi di tutto il mondo erano infatti puntati su Timothée Chalamet, e il suo audace outfit. Il classe 1995 newyorkese, punta di diamante del film di Guadagnino e protagonista già di ‘Chiamami con il tuo nome’, è stata una delle stelle più acclamate, ma anche Pallaoro può vantare nel suo cast nomi importantissimi.
Al suo fianco hanno lavorato infatti attrici del calibro di Trace Lysette e Patricia Clarkson. La prima proiezione di ‘Monica’ è già andata in onda nella Sala Grande, mentre per quanto riguarda ‘Argentina 1985‘, la proiezione è prevista per le 18:45, sempre in Sala Grande.
Bisognerà aspettare la fine dell’anno per assistere all’uscita in sala di Monica, film distribuito da Rai Cinema.
Il quarto giorno del Festival del Cinema a Venezia ha regalato ancora gioie al nostro cinema. Ma stasera toccherà anche all’attesissimo ‘Argentina 1985‘, diretto da Santiago Mitre.
Per il regista una vera e propria ovazione sul tappeto rosso, che si aggiungerà a quella della sala quando Ricardo Darin pronuncerà le fatidiche parole: “Nunca Mas”, ossia mai più. Così il magistrato Julio Strassera si era pronunciato nel 1985, in Argentina, durante il primo processo ai militari per la ferocia della dittatura.
Rifacendosi al periodo storico trattato nel suo film, Mitre ha inoltre commentato l’attentato – scampato – alla vicepresidente argentina Cristina Kirchner: “Credevamo che il processo del 1985 significasse chiudere con la violenza come possibilità politica”.
Il film tratta proprio quelle delicate tematiche relative alle violenze dei militari e della dittatura argentina durante gli anni ’80. Nella pellicola il regista ha voluto ripercorrere la vera storia appunti di Julio Strassera e di Luis Moreno Ocampo, le cui indagini fecero emergere i responsabili della più sanguinosa dittatura argentina. Il tutto senza lasciarsi distrarre da intimidazioni e pressioni, minacce; e spinti dalla voglia di fare affiorare la verità, in nome della giustizia e delle vittime.
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