Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, edizione 2015, avrà luogo nel capoluogo umbro dal 15 al 19 aprile prossimi. Cinque giorni dedicati al mondo ed ai professionisti del giornalismo e della comunicazione con uno sguardo attento all’Editoria in difficoltà e alla libertà d’informazione ormai sotto scatto in diversi Paesi del mondo occidentale. Definito da qualcuno come ‘un social network live‘, il festival in programma a Perugia è diventato un appuntamento con l’informazione di portata mondiale che accoglie ogni anno grandi professionisti del settore e ospiti d’eccezione. Come Edward Snowden, l’informatico statunitense balzato agli onori delle cronache per aver rivelato pubblicamente i dettagli dei programmi di sorveglianza di massa dei governi americano e britannico. Con lui si discuterà di privacy, sorveglianza e informazione. Ideato e curato da Chris Potter e Arianna Ciccone, il festival avrà come main sponsor Amazon e Tim mentre con la Regione Umbria, in qualità di partner istituzionale, il team della manifestazione ha realizzato una sorta di ‘racconto digitale’ per promuovere i luoghi del festival e le bellezze naturali del territorio.
‘Tutti possono imparare da tutti‘: questo è il motto della IX edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, in programma a Perugia dal 15 al 19 aprile 2015. Un programma ricchissimo, come sempre, di ospiti e di appuntamenti, per uno sguardo a 360 gradi sul mondo dell’Editoria e della informazione. L’evento principale, come già accennato, sarà l’incontro con l’eroe di Datagate, Edward Snowden, che sarà lo spunto ideale per parlare del tema della sicurezza nell’era digitale. Al dibattito, in programma per venerdì 17 aprile 2015, interverranno tra gli altri, anche Laura Poitras, regista vincitrice dell’Oscar per il documentario Citizenfour, in cui ha ripreso le riunioni tra Snowden e i giornalisti, Simon Davies, fondatore di Privacy International ed un premio Pulitzer per l’inchiesta giornalistica che ha divulgato la storia sul sistema di controllo di massa attuato dalla NSA e da altre agenzie di intelligence e di sicurezza.
L’attualità e i cambiamenti nel mondo del giornalismo saranno il filo conduttore di questa nuova edizione. Tra gli appuntamenti più importanti, quello dedicato alla situazione dei media in Russia e in Ucraina – con l’intervento di Maria Makeeva, giornalista radiotelevisiva russa, vicedirettrice del canale indipendente Tv Rain, e Ivan Kolpakov, vicedirettore del sito russo Meduza. Sulla libertà di stampa fortemente minacciata dal potere parlerà anche Anabel Hernandez, una tra le più note giornaliste investigative messicane, che racconterà la sua esperienza tra intimidazioni e censura. Rimanendo in argomento, una giornata intera sarà dedicata a Charlie Hebdo e alla satira sotto attacco: ‘Non potevamo sottrarci al tema, ha spiegato Arianna Ciccone, lo faremo mostrando un documentario su Cabu, il vignettista ucciso nella strage‘.
I keyspeech di questa IX edizione, ossia i discorsi che introdurranno le giornate del 16, 17 e 18 aprile, saranno affidati a Jeff Jarvis, professore alla City University di New York, Andrew Mitchell, direttore news e global media partnerships di Facebook e Aron Pilhofer direttore esecutivo del settore digitale del Guardian. Mentre, tra gli ospiti stranieri, parteciperanno al festival, tra gli altri, anche Alexander Klopping, giovane fondatore del sistema olandese per il giornalismo basato sul modello di iTunes; George Brock, professore di Giornalismo alla City University di Londra e Dan Pacheco tra i maggiori esperti mondiali di virtual reality applicata al giornalismo.
Tra gli ospiti italiani, invece, spiccano i nomi di Vittorio Feltri, che interverrà al dibattito dal titolo Media e calcio: l’industria del pallone dal campo alla Tv, in programma per venerdì 17 alle 19.30; Alessandro Baricco, scrittore e fondatore della scuola Holden, che discuterà di innovazione nel campo della cultura, della scienza e dell’impresa; ed ancora, Oliviero Toscani e Cecilia Strada, presidente di Emergency, con due interviste sulla libertà di espressione, condotte entrambe da David Parenzo.
Per la prima volta in veste di regista, inoltre, sarà ospite al festival anche Niccolò Ammaniti che presenterà al pubblico il documentario-reportage dall’India, dal titolo The Good Life, in programma al Teatro Morlacchi, venerdì 17 alle 21. Lo stesso teatro ospiterà in anteprima nazionale, e per la serata conclusiva della manifestazione, lo spettacolo di Marco Travaglio, Slurp. Vent’anni di lecchini, lecconi & leccalecca, un recital (più o meno) da ridere in cui si parla di come giornalisti ed intellettuali servili abbiano ‘beatificato’ la classe dirigente peggiore del mondo.
Ed ancora Zerocalcare, Linus, Chef Rubio e tanti, tanti altri ospiti.
Grande spazio, per questa nona edizione del Festival del Giornalismo di Perugia, anche per i talk show televisivi, bersaglio sui social da parte di Renzi e messi da parte dai telespettatori che preferiscono, ultimamente, dedicarsi a generi diversi. A tal proposito, da segnalare il ‘processo’ condotto da Alessio Viola che vedrà a confronto, tra accusa e difesa, Massimo Giannini, Corrado Formigli, Filippo Facci, Selvaggia Lucarelli e Carlo Freccero. Sarà il pubblico presente in sala – la ‘giuria popolare’ – ad emettere la sentenza finale.
Le nuove tecnologie e l’attivismo in rete saranno invece il pretesto per discutere di come sia cambiata, negli ultimi anni, la figura dell’inviato di guerra, non più testimone unico degli eventi ma in grado di lavorare in presa diretta su qualsiasi avvenimento. Interverranno su questo tema, Amedeo Ricucci del TG1, Daniele Ranieri del Foglio e il giornalista e scrittore americano Theo Padnos, per due anni ostaggio in Siria e rilasciato nell’agosto del 2014. Accanto ai cambiamenti legati al mestiere di inviato, le condizioni (precarie) di chi ha scelto la strada da freelance, categoria piuttosto invisibile alla quale però si devono molte delle notizia provenienti soprattutto dagli scenari di guerra. I pro e contro di questa professione saranno discussi da Giovanna Zucconi, Caterina Soffici, Giuseppe Smorto, Max Brod e Chiara Baldi.
Come ogni anno, anche per questa IX edizione tornano la Scuola di Data Journalism, tra le più importanti d’Europa, e tutta una serie di laboratori e di workshop tra i quali vale la pena menzionare gli appuntamenti di Hackers’ Corner – professionisti italiani che insegnano le tecniche e gli strumenti per la sicurezza delle fonti e della comunicazione giornalistica – che con Law & Order inaugureranno una serie di appuntamenti per prepararsi sugli aspetti giuridici della professione.
Tantissime, inoltre, saranno le presentazioni e i progetti multimediali, accompagnati da serate teatrali tra le quali La vita è un viaggio… a teatro, con e a cura di Beppe Severgnini. Grande spazio anche per i documentari con la proiezione, tra l’altro, de I bambini sanno, il nuovo film di Walter Veltroni prodotto da Sky, che racconta un viaggio nell’infanzia vista (e vissuta) con gli occhi di 34 bambini. Ancora, per commemorare le vittime della strage di Parigi, il documentario Cabu, politiquement incorrect! e, per raccontare invece il brutale genocidio indonesiano degli anni Sessanta, sarà proiettato The Look of Silence, diretto da Joshua Oppenhemer, ospite del festival tramite skype.
I cinque giorni di manifestazione, infine, saranno occasione per presentare, in anteprima in Italia, Sette anni di felicità, di Etgar Keret – un volume in cui lo scrittore e autore di graphic novel racconta, con ironia e leggerezza, la quotidianità di una città perennemente sotto assedio, Tel Aviv; e ISIS, The Army of Terror, in cui l’analista ed editorialista Hassan Hassan, tra gli ospiti del festival, racconta in che modo il nuovo califfato islamico si sia sviluppato così velocemente.
Insomma, anche quest’anno il Festiva Internazionale del Giornalismo di Perugia si riconferma ricchissimo di appuntamenti e di ospiti illustri: cinque giorni dedicati alle nuove frontiere della comunicazione, spaziando dalla politica all’Editoria, dal ruolo dei social nell’informazione fino al giornalismo investigativo e alla libertà di espressione. Per tutti gli appassionati di comunicazione, e non, un appuntamento senz’altro da non perdere.
Per conoscere il programma nel dettaglio, consultare il sito www.festivaldelgiornalismo.com.