Pauroso incendio divampato in una palazzina in fase di ristrutturazione a Colli Aniene nella giornata di ieri, 2 giugno. Il bilancio è di un morto e 17 feriti, 3 di questi in gravi condizioni. Più di 100 le persone che sono state costrette a lasciare la propria abitazione e trascorrere la notte fuori casa.
Tra i feriti, anche un minorenne il quale è stato trasportato nel reparto di pediatria dell’ospedale Sant’Eugenio dove al momento è tenuto sotto osservazione a causa delle ustioni riportate.
Tanta paura per l’incendio divampato ieri a Colli Aniene, nei pressi di Roma, in una palazzina in fase di ristrutturazione. Sono ancora da chiarire quale sia stata l’origine delle fiamme che ieri pomeriggio hanno causato l’esplosione e creato panico tra i residenti della zona.
Il bilancio è di un deceduto e 17 feriti, 3 di questi in gravi condizioni. A perdere la vita Antonio D’Amato, 80 anni, originario di Velletri, deceduto molto probabilmente a causa delle inalazioni ma anche delle ustioni riportate su tutto il corpo.
Tra i feriti anche un minorenne, ricoverato al reparto di pediatria dell’ospedale Sant’Eugenio dove al momento è tenuto sotto osservazione. Due delle persone che sono state trasportate d’urgenza in ospedale sono ricoverate al Centro grandi ustionati, riportando ustioni una del 30% e l’altra del 12%.
Secondo l’ultimo bollettino medico diramato dai medici la loro prognosi rimane riservata e sono entrambi intubati a causa del danno respiratorio da ustione.
Dopo il tragico incendio divampato ieri pomeriggio a Colli Aniene, adesso è il momento di fare il bilancio della drammatica situazione. Purtroppo una persona di 80 anni ha perso la vita a causa delle inalazioni e delle ustioni riportate su tutto il corpo.
In attesa di conoscere quali siano state le cause che hanno provocato l’esplosione in una palazzina in fase di ristrutturazione, nella notte più di 100 persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza.
I feriti sono 17, solo 3 di loro in condizioni gravi. Al policlinico Umberto I di Roma sono state ricoverate 9 persone in ossigenoterapia per sospetta intossicazione da monossido di carbonio. Al San Giovanni invece sono state ricoverate tre persone: due di loro in codice arancione e uno in codice rosso a causa di gravi problemi respiratori.
In una nota la regione Lazio ha comunicato che Arpa Lazio ha provveduto a collocare dei campionatori per valutare la qualità dell’aria nella zona interessata, in aggiunta a quelli già presenti nelle centraline fisse.
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