La maggioranza in Senato ha votato la risoluzione della proposta Ue sul certificato europeo di filiazione, per riconoscere uguali diritti ai figli di coppie omogenitoriali.
Bocciata da parte della Commissione politiche europee la proposta di regolamento dell’Ue sul certificato di filiazione. Il riconoscimento dei diritti anche ai figli adottati da genitori dello stesso sesso e dalle coppie omogenitoriali: l’ennesima battaglia del governo con la scusa dell’agevolazione alla maternità surrogata. Opposizione: “Governo in linea con Ungheria e Polonia”.
E’ arrivata, come ci si aspettava, la risoluzione della proposta europea sui figli delle coppie omogenitoriali. Ennesima battaglia del governo di destra, con la scusa della maternità surrogata e una sua agevolazione in caso di passaggio della proposta. Intanto la maggioranza si allinea a Ungheria e Polonia, e in Senato la commissione politiche europee ha bocciato la proposta di un certificato, di filiazione, utile al riconoscimento dei figli in ambito europeo anche delle coppie gay.
Nella risoluzione si legge che tra le motivazioni “si si ritiene di esprimere un parere motivato ai sensi dell’articolo 6 del protocollo n. 2 allegato ai Trattati europei“. Le disposizioni della proposta Ue non rispetterebbe i principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Continua: “Nella misura in cui consente di invocare il motivo dell’ordine pubblico solo caso per caso e in quanto non prevede di poterlo invocare per negare il riconoscimento del certificato europeo di filiazione“.
Per l’opposizione il governo va verso stati come Polonia e Ungheria, restringendo i diritti. Anche Orban e Morawiecki infatti si sono opposti a tale proposta, così come ha fatto Fratelli d’Italia anche se l’autorità garante per l’infanzia e per l’adolescenza aveva già dato via libera.
E proprio Carla Garlatti, garante per l’infanzia e per l’adolescenza, lo scorso 7 marzo alla Commissione politiche dell’Unione europea al Senato aveva parlato della proposta come uno strumento a tutela dei diritti dei minori.
Il regolamento Europe sulla filiazione altro non è che una proposta volta a uniformare le norme per il riconoscimento della filiazione tra i paesi comunitari, eliminando ogni possibile discriminazione tra bambini adottati da coppie omogenitoriali e nati da coppie eterogenitoriali.
Come si legge anche nel testo della proposta infatti, si mira a garantire “la genitorialità stabilità in uno stato membro anche in ogni altro stato membro Ue” a tutela dei minorenni per la libera circolazione di tutte le famiglie.
L’arma usata dal centrodestra per combattere tale proposta era stata anche quella dell’agevolazione alla maternità surrogata. Ma il certificato non andrebbe assolutamente ad agevolarla, visto che non comporta alcun riconoscimento automatico, quanto si attiene a quello che è già previsto nell’ordinamento di ogni stato – ma che anzi mostra la necessità che gli stessi diritti vengano garantiti negli altri paesi.
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