Figlio disabile muore in casa per il caldo, madre condannata a cinque anni di carcere
Il figlio disabile di 14 anni è deceduto a seguito del caldo eccessivo in casa. La madre condannata per abbandono a 5 anni di prigione.
È morto per il caldo a causa del caldo che lo ha fatto soffrire, fino a togliergli la vita. La madre del giovane disabile è stata condannata a 5 anni di carcere. La Corte d’Assise di Appello di Catania infligge una pena meno severa alla donna, ma conferma la sua colpevolezza nell’abbandono del figlio disabile che ha portato al suo decesso per ipertermia.
Figlio disabile di 14 disabile muore a causa del caldo
Nell’ultima sentenza, pronunciata dalla Corte d’Assise di Appello di Catania, una madre siciliana è stata condannata a scontare una pena detentiva di 5 anni per aver abbandonato il figlio 14enne, affetto da disabilità, nel suo letto.
Il giovane, affetto da disabilità, è stato trovato morto nel suo letto a causa di una lunga esposizione al calore. Abbandono pluriaggravato di incapace: questa è l’accusa mossa contro la madre del ragazzo deceduto.
Una negligenza che, nei fatti, avrebbe avuto come conseguenza la morte del ragazzo tetraplegico.
La pena inflitta dalla Corte d’Assise è inferiore sia alla richiesta dell’accusa, che aveva chiesto otto anni di carcere, sia alla condanna di primo grado, che era stata di sei anni e otto mesi. La condanna in secondo grado per la donna, dunque, si attesta ora su cinque anni di reclusione.
La donna di 45 anni dovrà anche sostenere i costi relativi alla sua detenzione preventiva in carcere.
Non solo: dovrà, infatti, anche rimborsare le spese legali per conto dei fratellastri del ragazzo di 14 anni, nati da una precedente relazione del padre.
La ricostruzione del fatale evento
Secondo l’accusa, emergerebbe chiaramente la triste vicenda che ha coinvolto il giovane disabile di 14 anni affetto da una gravissima condizione denominata tetraperesi spastico-distonica e disabilità intellettiva grave.
A causa della sua malattia debilitante, il ragazzo non era in grado né di prendersi cura di sé stesso, né di chiedere aiuto quando ne aveva bisogno.
La sua tragica morte è stata attribuita all’ipertermia, un grave aumento della temperatura corporea, causata dalla prolungata esposizione al calore.
L’accusa sostiene che questo aumento di temperatura sia stato generato sia dall’afa estrema di agosto, sia da una presunta esposizione protratta ai raggi solari.
La prima versione fornita dalla 45enne, piena di incongruenze, non è riuscita a convincere gli inquirenti.
La donna sostenne di aver trovato il minore a letto, supponendo che fosse deceduto durante la notte mentre dormiva.
Tuttavia, questa ricostruzione non è compatibile con le conclusioni stabilite dal medico legale, il quale ha determinato che il decesso del ragazzino è collegato alle alte temperature e, quindi, a una esposizione continua al caldo.
Daniela Caruso
Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, da diversi anni lavoro nel mondo digitale. Appassionata di disegno, canto, viaggi e di prodotti di bellezza.