Il generale Figliuolo, dopo aver visitato le zone alluvionate dell’Emilia Romagna, ha espresso la sua opinione in merito. Bisogna aiutare chi realmente ha bisogno e non commettere gli errori del passato.
Un chiaro segnale di come le cose debbano esser fatte, affinchè quei territori possano nuovamente ripartire ed al più presto possibile.
Sono parole chiare e concrete quelle che il generale Francesco Paolo Figliuolo ha dichiarato dopo aver visitato le zone alluvionate dell’Emilia Romagna e visto lo stato dei luoghi e ciò che la pioggia ha lasciato dietro di se. In commissione ambiente, infatti, il generale ha auspicato che non si facciano gli stessi errori di quello che è successo dopo il terremoto del 1980 in Irpinia.
È partito spiegando che lui, provenendo proprio dalla Basilicata, una delle regioni, come la Campania, maggiormente colpite da quel sisma, “in Romagna dare a chi ha realmente bisogno, non come l’Irpinia. Bisogna fare in maniera veloce, non affrettata, ma fare bene: essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno”.
Figliuolo ha continuato, affermando, come dicevamo che “io vengo dalla Basilicata e purtroppo nel terremoto che colpì negli anni ’80 la Basilicata e l’Irpinia si assistette e fenomeni che qui sicuramente non capiteranno, però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci informatizzati vanno comunque fatti perché io, e voi parlamentari me lo insegnate, abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni”.
Il generale auspica una presenza forte, costante sul territorio, che non abbandoni i cittadini in questa fase di transizione e di ripartenza. Figliuolo visiterà tutte le zone alluvionate, a partire da domani quando sarà a Forlì e, il prossimo primo agosto, quando sarà a Bologna. “I miei giri non si fermeranno qui” – ha affermato con decisione, nella sua qualità di esser commissario straordinario alla ricostruzione.
“Ovviamente adesso ascolto e mi porto a casa il lavoro. Ci saranno anche giri di verifica e di controllo per capire cosa stiamo facendo” – ha continuato nella sua audizione in Commissione Ambiente alla Camera. In questa fase, come dicevamo, di transizione, “sta terminando l’emergenza, ma i suoi riverberi sono ancora in atto. Molti lavori di somma urgenza sono già partiti, mentre altri devono ancora partire” – spiega Figliuolo.
Ora è urgente dare ristori e impiegare le risorse per far ripartire l’economia delle zona, spiega il commissario: “Vi posso garantire che in questo momento stiamo facendo questa ricognizione con l’Emilia Romagna e con le altre Regioni in modo tale da poter poi elargire i finanziamenti per ciò che riguarda la somma urgenza” – ha concluso.
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