File ai supermercati, alla ricerca del prodotto che scarseggia: sparirà a breve?

Supermercati presi d’assalto: sono iniziate le file chilometriche. Tutti alla ricerca del prodotto che inizia a scarseggiare. Ecco che cosa scomparirà a breve tra gli scaffali.

Supermercati
Supermercati presi d’assalto – Nanopress.it

Iniziano le lunghe code ai supermarket. Gli italiani sono alla ricerca del prodotto che sta iniziando a scomparire. Ecco che cosa mancherà tra pochissimo nei negozi. Devi affrettarti!

Supermercati presi d’assalto

Si avvicina il Natale e il conto alla rovescia per Capodanno è sempre più vicino. Il 2022 sta per terminare e gli italiani si preparano ad accogliere il nuovo anno con la speranza che sia di gran lunga migliore rispetto a quello che ci stiamo per lasciare alle spalle.

Supermercati sotto assedio
Scaffali vuoti – Nanopress.it

Il 2022 non è stato semplice sotto nessun punto di vista, in particolare l’economia e la crisi hanno messo in ginocchio tante famiglie italiane. Eppure, rinunciare ai beni di prima necessità è cosa impossibile.

I supermercati, nonostante le crisi, hanno registrato ugualmente un alto numero di vendite e sono proprio i super market che lanciano l’allarme: le file chilometriche degli ultimi giorni stanno sfuggendo di mano, preoccupato persino il comitato dei consumatori.

Gli italiani si stanno affrettando per reperire questo prodotto che inizia a scarseggiare. Ecco che cosa non troveremo più a breve sugli scaffali. E tu hai già fatto la tua scorta personale?

Ecco il prodotto che sta iniziando a scarseggiare tra gli scaffali

Natale è alle porte e il Capodanno pure. Come vuole la tradizione, gli italiani si stanno preparando per i grandi festeggiamenti. Sebbene questo non sia stato un anno semplice, nessuno ha intenzione di rinunciare a un brindisi. Eppure, proprio questo gesto augurale potrebbe mettere in crisi tanti italiani: le bollicine stanno per scomparire dagli scaffali.

Spumante
Spumante – Nanopress.it

Negli ultimi giorni si sono registrate file chilometriche ai supermercati, le casse piene di italiani in coda che hanno fatto scorte di spumanti e bollicine per festeggiare il Natale e soprattutto brindare all’anno che verrà.

Giampiero Comolli, presidente dell’Organismo Superiore di Verifica ha dichiarato che nonostante i problemi economici, gli italiani non vogliono rinunciare al brindisi natalizio preferendo piuttosto privarsi invece dei panettoni le cui vendite quest’anno sono calate drasticamente.

Per quanto riguarda invece le bollicine, i prezzi per ora, sono ancora piuttosto convenienti e spingono i consumatori a farne provvista: si parte da un costo minimo per una bottiglia di media qualità compreso tra i 6 e i 9 euro, fino ad arrivare a 35-45 euro per una bottiglia più prestigiosa.

Il problema però, fa sapere Comolli è che proprio i supermercati potrebbero scarseggiare quanto a merce dato che le loro scorte stanno per finire: la domanda è maggiore dell’offerta che non può essere completamente soddisfatta.

Il fatto che gli italiani potrebbero dover rinunciare alle bollicine dipende anche da una situazione economica e politica che coinvolge l’Italia e le altre nazioni. Per esempio, scarseggerà quasi probabilmente lo Champagne dato che la vicina Francia ha avuto due vendemmie poco soddisfacenti.

Italia, Francia e Germania: tutte le nazioni con lo stesso problema

Secondo Comolli, con molta probabilità si opterà dunque per i marchi italiani di Franciacorta e Trento Doc purché presenti in magazzino dato che nei supermercati si è registrato un calo delle vendite agli inizi del 2022 che ha spinto i produttori a ridurre le scorte per le grandi catene di supermercati.

Gli italiani fortunati che riusciranno a procurarsi le bollicine dovranno fare i conti però con il proprio portafoglio. Fa sapere il Corriere vinicolo che non si ha intenzione alcuna di svendere i prodotti in giacenza: le scorte sono poche e le bottiglie potrebbero anche vedere il prezzo lievitare.

Si registrerà un rincaro del 10 per cento rispetto allo scorso anno sia per i vini sia per gli spumanti. Comolli ha già fatto delle previsioni. Nonostante le scorte siano poche e i prezzi siano alti, gli italiani non hanno intenzione di rinunciare alle bollicine e per la fine del 2022 si prevedono ben 870 milioni di bottiglie vendute pari a 3,3 miliardi di euro e ad un fatturato di 7,3 miliardi.

Nel periodo natalizio si calcola che verranno stappate all’incirca 240 milioni di bottiglie solo in Italia. Non se la passeranno invece bene la Germania e il Regno Unito che vedranno un rincaro ancora maggiore rispetto all’Italia e scorte ridotte.

Brindisi
Brindisi – Nanopress.it
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