Il lockdown non ha fermato i lavori dello Strega e l’edizione 2020 si avvia alla conclusione: il prossimo 2 luglio verrà assegnato quello che è considerato il premio più ambito nel panorama editoriale italiano ma il vincitore non è scontato. Se Sandro Veronesi con il suo Colibrì è apparso a molti il favorito, i romanzi proposti dagli altri editori promettono di dare battaglia in un’edizione che presenta, dopo due decenni, una sestina al posto della storica cinquina dei finalisti. È stata infatti applicata la clausola del regolamento del Premio in virtù della quale accedono alla seconda votazione sei candidati (o più) se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo.
SANDRO VERONESI: IL VINCITORE DEL PREMIO STREGA 2020
I finalisti del Premio Strega 2020
Einaudi è in gara con due romanzi: La misura del tempo di Gianrico Carofiglio e Almarina di Valeria Parrella. Nel romanzo di Carofiglio il passato e il presente si confrontano e dialogano alternando momenti di nostalgia per un tempo perduto a momenti di distacco da quella stessa perdita. La storia è quella di Guido e Lorenza, che si incontrano dopo anni: lui è avvocato e lei è madre di un figlio accusato di omicidio alla disperata ricerca di qualcuno che la possa aiutare. Le vicende processuali si accompagnano alla riflessione del protagonista sul tempo e sui cambiamenti che questo porta con sé, trasformando le persone e lo sguardo con cui si abbracciano gli stessi luoghi di un tempo.
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A Nisida, carcere minorile di Napoli, Valeria Parrella fa incontrare le solitudini di due personaggi: Elisabetta, insegnante di matematica, vedova e senza figli, e Almarina, giovane detenuta. Tra un dentro e un fuori, tra la reclusione che paradossalmente protegge e la libertà che rappresenta un pericolo, le storie di Elisabetta e Almarina si intrecciano mescolando passato e presente.
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Daniele Mencarelli, già vincitore dello Strega Giovani 2020, con Tutto chiede salvezza edito da Mondadori ci porta nella vita del protagonista Daniele che si trova in ospedale, sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. Attorno a Daniele si muovono personaggi che come lui percepiscono la realtà con una sensibilità estrema che a volte sfiora la follia ma dietro la quale si cela una umanità tenera.
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L’esordio di Gian Arturo Ferrari è un romanzo di formazione e di speranza pubblicato da Feltrinelli: il Ragazzo italiano è Ninni, che vive nell’Italia del dopoguerra, tra l’Emilia e Milano, tormentato e talvolta incompreso dal mondo degli adulti ma in grado di crescere grazie all’amore della nonna e della madre e alla passione per i libri.
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Jonathan Bazzi pubblica con Fandango Febbre. È proprio la febbre del titolo a tormentare il protagonista, occupandone i pensieri e angosciandolo all’idea di non riuscire a venire a capo di quella spossatezza che gli impedisce anche di lavorare. Tra un presente fatto di ricerche sulla sua misteriosa malattia e un passato difficile e doloroso, che viene progressivamente raccontato dal narratore, la scoperta di essere sieropositivo viene accolta da Jonathan quasi come una liberazione.
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Marco Carrera è Il colibrì di Sandro Veronesi (La nave di Teseo), già vincitore del Premio Strega nel 2006 con Caos calmo. Il colibrì riesce, grazie a un rapidissimo battito alare, a sembrare immobile, sospeso a mezz’aria, ma solo in apparenza questa sospensione appare naturale, senza sforzo. Il protagonista del romanzo di Veronesi è come il colibrì e proprio come questo uccello ha la forza e la tenacia per non lasciarsi trascinare a fondo dalle perdite, dal dolore e dal passato.
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