La Procura di Bologna aveva chiesto per lui una condanna a 5 anni e 9 mesi ma se l’è cavata con 3 anni. Sisto Salvatore Urgo, il 36enne originario della provincia di Matera, che si fingeva ginecologo per farsi mandare dalle sue vittime, spesso studentesse universitarie fuorisede, foto delle loro parti intime, era stato accusato di violenza sessuale aggravata. L’indagine era nata dopo che una studentessa bolognese caduta nella sua trappola aveva sporto denuncia alla Polizia postale.
In questo processo non è stato accertato come il finto ginecologo individuasse le proprie vittime, ma secondo la ricostruzione dell’accusa l’uomo le contattava telefonicamente o via Skype spacciandosi per un medico dell’Ospedale Maggiore o del Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Per convincere le ragazze di essere realmente un medico, l’allora 30enne (i fatti risalgono al 2012) citava esami o sospette patologie per cui le giovani si erano sottoposte a visite o esami, invitandole poi a compiere atti di autoerotismo o ad inviargli foto delle parte intime per aiutarlo nella ‘diagnosi’.
Sebbene non ci sia mai stato contatto fisico, per gli inquirenti si è configurata comunque la violenza sessuale, per avere violato l’autodeterminazione delle donne nella loro sfera sessuale. In tutto erano dieci i capi di imputazione, due dei quali sono stati derubricati a tentata violenza. Oltre alla condanna, il Tribunale ha stabilito due provvisionali immediatamente esecutive alle parti civili di 1.500 euro ciascuna.